Sono state messe a dimora le prime piante di un progetto di riforestazione, lungo un tratto attualmente scoperto dell’itinerario cicloturistico Treviso Ostiglia. Nel corso del 2025 saranno piantati circa 1.700 nuovi alberi, un’infrastruttura verde che ha obiettivi ambientali e ricadute positive in termini paesaggistici.    

A beneficiare dell’intervento saranno alcuni tratti dell’itinerario ciclo turistico della Treviso Ostiglia e a occuparsene sarà il personale di WowNature, ricercatori e specialisti di Etifor, spin-off dell’Università di Padova che si dedica alla gestione dei progetti forestali e alla loro comunicazione, insieme ad Alì che ha sostenuto l’intervento.

Il progetto prevede l’impianto e la cura per cinque anni, di circa 1.700 piante che daranno vita a un’infrastruttura verde che ha l’obiettivo di aumentare la biodiversità nelle aree scoperte della Treviso Ostiglia, catturare CO2, abbattere i livelli di inquinanti e migliorare visivamente le aree con funzione paesaggistica.

Le specie saranno selezionate tra quelle ecologicamente consone con il territorio e sono costituite da piante forestali di specie arboree autoctone provenienti da semi certificati reperiti da vivai locali.

«Quella di oggi è una sorta di “posa della prima pietra” di questo progetto di riforestazione, a cui siamo molto contenti di assistere per il suo impatto molto positivo – commenta Daniele Canella, vicepresidente della Provincia di Padova e presidente dell’ente gestore della Treviso Ostiglia -. Questa ciclovia sta dando risultati straordinari in termini di percorrenza da parte di tantissimi cicloturisti che la scelgono per i loro itinerari. La crescita delle aree verdi che la abbracciano, regaleranno non solo ombra e fresco durante l’estate, ma anche la possibilità di respirare a pieni polmoni e di godere di un paesaggio naturale avvolgente. 
In pochi anni, il tempo necessario alle nuove alberature di crescere, avremo un percorso dalla forte vocazione ambientale, reso ancora più bello e fruibile, nonché utile per la qualità dell’aria. Un messaggio concreto di sensibilità ambientale e di bellezza, consegnato alle attuali e alle future generazioni».

La maggior parte delle piantumazioni avverrà nell’autunno di quest’anno nei Comuni di Piazzola sul Brenta, Campodoro e Camposampiero (per alcuni tratti), lungo circa due chilometri lineari. Le essenze selezionate sono, ad esempio, acero, carpino, prunus, ligustrum: alcuni di essi sono alberi ad alto fusto e sono per la maggior parte varietà che si caratterizzano per favorire la crescita di un sottobosco, alternate ad arbusti. L’obiettivo è di ricreare l’ “effetto-tunnel” che è già presente in alcuni tratti della ciclovia.

«La Treviso Ostiglia è una ciclovia che è molto apprezzata anche dalla popolazione dei Comuni attraversati dal tracciato: come Provincia di Padova, l’ente proprietario della porzione padovana, siamo molto contenti dell’affetto che questo manufatto raccoglie – aggiunge Canella -.: nel giro di breve tempo, è diventata una sorta di “ciclovia di comunità” e le persone che ne hanno visto il recupero, non mancano di prendersene cura e di farla vivere insieme al soggetto gestore. La ciclovia è al centro dell’attenzione della Provincia in questo momento anche con un altro progetto: attraverso un avviso pubblico, si intende affidare cinque aree lungo il percorso, per l’allestimento di punti ristoro mobili dedicati alla somministrazione di alimenti e bevande». L’avviso è pubblicato sul sito della Provincia e scadrà l’11 aprile alle ore 12.

Aggiunge Massimo Momolo, consigliere della Provincia di Padova con delega alle Piste Ciclabili: «È bello vedere una pista ciclabile amata e apprezzata come la Treviso Ostiglia, migliorare ancora. Un ringraziamento va a tutti coloro che si impegnano per rendere questo itinerario sempre più bello e confortevole: per la preziosa collaborazione, alla Federazione del Camposampierese, soggetto gestore della ciclovia, e ad Etifor, spin-off dell'Università di Padova, che ha redatto e proposto l'iniziativa. Intervenire là dove non c’è la copertura della vegetazione per dare continuità all’effetto tunnel degli alberi, consente di rendere unico questo percorso. Inoltre l’operazione di riforestazione è una risposta concreta ai cambiamenti climatici in corso ed è certamente un valore aggiunto per le comunità locali».

Le prime piante del progetto sono state messe a dimora a Piazzola sul Brenta, il cui sindaco Valter Milani osserva: «Questa è un’iniziativa di grande impatto ambientale che avrà effetti positivi anche sotto il profilo della cura del territorio e dell’aspetto paesaggistico. Oggi abbiamo posato la “prima pianta” a cui ne seguiranno molte altre (il progetto in totale ne prevede circa 1.700), lungo un percorso molto amato da cicloturisti e da cittadini dei Comuni attraversati dalla Treviso Ostiglia, ed è bello pensare che questa azione creerà spazi più vivibili, accoglienti e sostenibili per tutti. Un’iniziativa lodevole di riforestazione, che coinvolge Provincia di Padova e privati, che ci auguriamo possa essere replicata e ampliata».


«L’intervento di alberatura lungo la Ciclovia Treviso-Ostiglia è un'opportunità concreta per valorizzare il territorio e portare benefici ambientali, paesaggistici e sociali. Grazie a una progettazione forestale attenta alle caratteristiche ecologiche dell’area, pianteremo 1.700 alberi e arbusti autoctoni, selezionati per la loro capacità di assorbire CO₂, migliorare la qualità dell’aria e offrire rifugio alla biodiversità locale.
Questo progetto rappresenta un investimento a lungo termine per la comunità perché, oltre a generare benefici ecologici, un’infrastruttura verde ben progettata migliora la fruibilità della Ciclovia e, al contempo, rafforza il legame con la natura e favorisce il turismo sostenibile. Nei prossimi anni, ci prenderemo cura di queste giovani piante affinché possano crescere sane e robuste, garantendo il massimo beneficio per l’ambiente e per chi vive e percorre questa bellissima arteria verde», afferma Federico Corrò, project officer del team forestale di WowNature.

«L'ampliamento del polmone verde della Treviso Ostiglia, attraverso la messa a dimora di 1700 nuovi alberi, riflette il nostro impegno verso l’ambiente. Desideriamo prenderci cura delle comunità presenti nel territorio che ci ospita ed è per questo che dal 2010 abbiamo avviato una maratona green che ci ha permesso di donare quasi 54.000 alberi, che stiamo mettendo a dimora insieme ai nostri clienti. Ma la sostenibilità per Alì non si ferma qui: per noi è una vera e propria missione che permea ogni aspetto della nostra attività, con soluzioni innovative che ci consentono di ridurre il nostro impatto ambientale, come ad esempio gli impianti fotovoltaici, il recupero del calore dai frigoriferi, l'illuminazione FULL LED e un sistema logistico più efficiente. Questo significa per noi contribuire alla sostenibilità del nostro territorio e oggi siamo felici di celebrare l'arrivo della primavera con i rappresentanti dei Comuni e delle associazioni che vivono questa ciclovia», dichiara Alberto Marzotto, responsabile ufficio Sostenibilità Ambientale di Alì.

 

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Nella foto, da sinistra: Luciano Sandonà, consigliere regionale presidente della Prima commissione- Bilancio del Consiglio Regionale del Veneto; Daniele Canella; Massimo Momolo.

24/03/2025