ardisci e spera

L’Unione Sportiva  Ardisci  e  Spera  di  Arsego (frazione di  San Giorgio  delle Pertiche) compie quest’anno 100 anni di attività. Un traguardo pregevole che è  stato  annunciato nella  sala  consigliare  di Palazzo  Santo  Stefano  addobbata  con  i  cimeli  storici,  per  sottolineare  la  condivisione  a  livello provinciale di un momento così importante e il sostegno a un gruppo che fa dello sport la sua missione. La società festeggerà il compleanno a partire da metà  giugno  con  una  serie  di  iniziative  in  programma  e  altre  in  fase  di organizzazione. 

LA NASCITA
Ardisci  e Spera è la realtà  calcistica più numerosa della  zona e tra le più grandi della provincia di Padova, in grado di attrarre molti atleti non solo da San  Giorgio  delle  Pertiche  ma  anche  da  Comuni  limitrofi.  È  sorta probabilmente prima di cent’anni fa dall’iniziativa di persone che avevano la passione per lo sport (presumibilmente per le attività che oggi rientrano fra le specialità dell’atletica leggera) e che ne avevano intuito l’importanza.

In un secondo momento rispetto  ai  primi  anni,  la  popolarità  del  gioco del calcio ha fatto sì che diventasse questo lo sport di riferimento, come racconta il presidente Edoardo Franco: «Abbiamo trovato documenti nei quali il nome Ardisci e Spera compare precedentemente al 1924, in particolare un diploma di  partecipazione  cita  un’omonima gara  podistica  dei  primi  anni  Venti  del secolo  scorso.  Una  tradizione,  però,  fa  risalire  la  fondazione  di  “questa” Ardisci e Spera al 1924».

L’UNIONE SPORTIVA OGGIGIORNO
Intorno al 1950, quella di Ardisci e Spera era già un’attività bene avviata a  livello  calcistico  dilettantistico,  carattere  che  conserva  tuttora:  «La  nostra “missione” è proporre ai bambini e ai ragazzi la possibilità di stare insieme in modo costruttivo all’insegna dello sport, di cui diffondiamo i valori attraverso la sua forza formativa» aggiunge Franco

Nel corso del tempo, alla prima squadra (che ora è in Prima categoria) si sono aggiunte quelle del settore giovanile. A oggi, si contano circa 260 atleti di età compresa fra i 5 e i 17 anni, 50 circa tra Juniores e Prima squadra, 40 tra allenatori e aiuti, una sessantina tra dirigenti e accompagnatori e un grande numero di volontari. Negli ultimi dieci anni la società ha più che raddoppiato il numero dei suoi iscritti.

I COMMENTI 
Per  dare  il  via  agli  eventi  previsti  per  questo  compleanno  speciale,  i rappresentanti della dirigenza e degli atleti sono stati accolti nella sede della Provincia di Padova dal vicepresidente Daniele Canella nella doppia veste di referente  provinciale  e  di  sindaco  di  San  Giorgio  Delle  Pertiche;  da  Dino Ponchio, presidente del CONI del Veneto; da  Giuseppe Ruzza, presidente della  Federazione  Italiana  Giuoco  Calcio  (FIGC)  comitato  regionale  del Veneto.  

«L’US Ardisci e Spera giunge quest’anno a un grande traguardo – commenta Canella –  e  porta  oggi  con  sé  un  grande  tesoro.  Cent’anni  di  storia significano infatti  infiniti  volti,  persone,  storie  individuali  e  familiari,  sport, volontariato, fatica e passione. Siamo orgogliosi e fieri di essere qui oggi a celebrare  questo  piccolo  miracolo  di  cuore  e  tradizioni  fondato  dai  nostri bisnonni che hanno voluto dare il loro contributo alla società e dei quali oggi raccogliamo simbolicamente il testimone per tramandarlo, a nostra volta, alle generazioni  future. Il  ringraziamento va a tutti  coloro, uomini e donne del passato  e  del  presente,  che  a  questa  squadra  hanno  dato  il  loro  meglio, permettendole di continuare a crescere negli anni».

Le congratulazioni alla squadra sono giunte anche da parte di Eleonora Mosco, consigliere provinciale con delega allo Sport: «Siamo di fronte a una delle poche realtà sportive del Padovano ad avere raggiunto i cent’anni di attività – il suo commento di Mosco -: ora anche Ardisci e Spera si aggiunge a nomi come Rari Nantes 1905, Comini Scherma 1885, Ginnastica Ardor (fondata nel 1908) e la sezione di Padova del Tiro a segno nazionale (fondata nel 1884). Sono tutte società che rappresentano tuttora un punto di riferimento per i giovani appassionati di sport e per le loro famiglie. Il loro compito è fondamentale per trasmettere ai giovani i valori dello sport, metafora della vita, nella condivisione leale di un obiettivo comune per il quale ognuno è chiamato a fare la propria parte. A tutti loro, le congratulazioni per il notevole passato e per un futuro altrettanto luminoso».

Aggiunge  Ponchio: «Una realtà sportiva che arriva al grande traguardo dei cent’anni ha numerosi significati: la continuità negli anni della sua attività; la capacità dei dirigenti di interpretare i tempi e i loro cambiamenti e di tenere duro nei  momenti  difficili; il  lavoro – apprezzato da intere generazioni  – a favore dei giovani e del territorio; la trasmissione dei grandi valori dello sport come cultura, tradizione e valori umani. In questa giornata speciale auguro di arrivare ai secondi cent’anni con il mio personale plauso per il grande passato e “in bocca al lupo” per un altrettanto grande futuro».

«In  un  momento  in  cui  le  società  sono  in  difficoltà,  l'entusiasmo  dell'US Ardisci e Spera non può che farci grande piacere – osserva  Ruzza -. Sarà forse il  grande traguardo dei  100 anni a far sentire ancor più la voglia di esserci e di celebrare questo punto di arrivo e di continuità, nell'interesse di chi  ama lo  sport.  Entusiasmo che  traspare  tutto  dalle  parole  del  giovane presidente. Invitiamo la società a segnalarci questa loro ricorrenza per una benemerenza nazionale». 

LE INIZIATIVE
La prima delle iniziative è in programma domenica 16 giugno, con una giornata dedicata alla  condivisione, con le persone del  presente e del passato che fanno e hanno fatto parte del progetto Ardisci e Spera: dopo il ritrovo al campo sportivo e la benedizione, ci  saranno la Santa Messa e a seguire  il  pranzo  sciale.  Inoltre  è  in  fase  di  preparazione  una  mostra fotografica che ripercorrerà la storia di questi primi cent’anni e un libro (che sarà presentato il prossimo ottobre in occasione della Fiera di Arsego), che ne racconterà persone e aneddoti attraverso i decenni. Sempre in occasione della Fiera, è in preparazione una riedizione della marcia Camposampiero-Arsego lungo  la  ciclovia  dell’Ostiglia,  un  modo  per  rievocare  l’edizione  citata  nei vecchi documenti in cui Ardisci e Spera veniva nominata forse per la prima volta.

12/06/2024