Affresco Euganeo propone una visita guidata serale del duecentesco castello Ca’ Marcello, residenza prima della corte dei signori di Padova e poi villa di campagna dei patrizi veneziani. Appuntamento sabato 28 luglio alle 20.40.

Dettagli
Ritrovo: ore 20.40 davanti al portone d’ingresso del castello
Durata: 1 ora circa
Parcheggi: l'organizzazione consiglia di parcheggiare l’auto fuori dalle mura di Monselice (parcheggio Campo della Fiera) o parcheggio entro le linee bianche o blu nelle vie laterali. Si sconsiglia invece di parcheggiare dentro le mura o al parcheggio del castello potrebbe chiudere prima della fine della visita.

Ingresso
Prenotazione obbligatoria: affrescoeuganeo@gmail.com - 342.8587830
Costo: adulti 14 euro, bambini fino ai 6 anni gratis. 

Cenni storici
Il castello Cini raggruppa in sé diverse tipologie di edifici. Tra l’XI sec. ed il XVI sec. il castello è stato dimora signorile, torre difensiva fino a diventare villa veneta. Il Castello si compone infatti di quattro nuclei principali; la parte più antica è la Casa Romana (XI sec.) che assieme al Castelletto (XII sec.) forma il primo nucleo abitativo.

Nel corso del XIII sec., staccata, venne costruita la Torre Ezzeliniana , un possente edificio difensivo voluto da Ezzelino III da Romano. La caratterizzano, all’interno, monumentali camini “a torre”, unici in Italia per forma e funzionalità, fatti costruire dalla signoria padovana dei Da Carrara nel sec. XIV.

A partire dal 1405, dopo l’avvento della Serenissima Repubblica Veneta, il complesso monselicense viene acquistato dall’aristocratica famiglia veneziana Marcello che intraprende la costruzione di Ca' Marcello, palazzo di collegamento fra le preesistenti strutture. I Marcello procedono poi all’ampliamento delle sale intermedie della Torre Ezzeliniana per ricavarne una dimora estiva, utilizzata ininterrottamente fino agli inizi dell’Ottocento.

I nobili veneziani ingentiliscono il complesso costruendo sulla spianata antistante la torre il leggiadro edificio della biblioteca (XVI sec.); ristrutturano il cortile veneziano (XVII sec.) e aggiungono nel corso del ‘700 la cappella privata di famiglia. La caduta della Repubblica di Venezia, alla fine del XVIII sec., segna un lento ma progressivo declino dell’antico maniero monselicense.

La proprietà del castello passa infine a diverse famiglie locali, tra cui i Girardi-Cini, senza per questo contribuire a sollevare le sorti del complesso. Il colpo di grazia viene inferto dal Regio Esercito Italiano che durante la I Guerra Mondiale usa il castello per scopi militari, abbandonandolo nel 1919 interamente saccheggiato di tutti i suoi tesori. Nel 1935 la proprietà passa per via ereditaria al Conte Vittorio Cini, uomo di grande raffinatezza intellettuale, che intraprende un’accurata ricerca d’oggetti d’arredamento (mobili, dipinti, tappeti, arazzi, ceramiche, strumenti musicali e stoffe) e di armi, ricreando all’interno del castello l’antica atmosfera medievale e rinascimentale che ancor oggi accoglie i visitatori nelle sale residenziali e nella vasta Armeria.

Dal 1981 il complesso monumentale del castello Cini di Monselice è passato in proprietà alla regione Veneto, divenendo museo regionale congiuntamente all’Antiquarium Longobardo e al Mastio Federiciano.

27/07/2018