1. Potenziare la ripresa. Mentre i paesi UE allentano gradualmente le misure di confinamento, l'economia ha bisogno di rimettersi in moto. Il Parlamento ha appoggiato un piano di ripresa da 750 miliardi di euro, il cui fulcro è il Green Deal europeo. Inoltre, è intenzione del PE che il prossimo bilancio settennale si basi sulla ripresa economica e rimetta in sesto l'Europa.
2. Investire nella salute. La crisi del coronavirus ha messo alla prova la resilienza delle nostre infrastrutture sanitarie. EU4Health è un programma da 9,4 miliardi di euro che ci renderà più pronti ad affrontare le minacce transfrontaliere alla salute e rafforzerà i nostri sistemi di assistenza sanitaria.
3. Proteggere le imprese. Misure di contenimento e chiusura delle frontiere hanno messo in difficoltà molte piccole e medie imprese. Tramite il Fondo europeo per gli investimenti, sono stati resi disponibili oltre 1 miliardo di euro per incentivare le banche a concedere prestiti a 100.000 imprese europee.
4. Sostegno ai disoccupati. Per chi si ritrova senza lavoro l'iniziativa SURE fornisce agli Stati membri fino a 100 miliardi di euro in prestiti per coprire i costi di lavoro a tempo parziale e regimi di cassa integrazione.
5. Aiuti al turismo. L'UE coordina la riapertura graduale del turismo europeo e promuove l'Europa come destinazione di viaggio sicura. Gli Stati membri possono ora introdurre regimi di voucher e prestiti per sostenere turismo e imprese.
6. Obblighi bancari. A seguito del crollo finanziario del 2008 l'UE ha adottato regole per aiutare le banche a superare le crisi. L'allentamento del regolamento sui requisiti patrimoniali darà adesso alle banche la flessibilità necessaria, che permetta loro di concedere prestiti e assorbire le perdite dovute alla pandemia.
7. Aiuti ad agricoltura e pesca. I settori dell'agricoltura e della pesca dell'UE hanno continuato a garantirci alimenti sicuri e sani nonostante le considerevoli difficoltà durante il blocco. Singoli agricoltori hanno adesso diritto a ricevere fino a 7.000 euro di risarcimento, mentre le piccole imprese agro-alimentari possono ricevere aiuti fino a 50.000 euro. L'UE ha anche disposto aiuti per lo stoccaggio dei prodotti alimentari e una maggiore flessibilità per i programmi di aiuto al mercato.
8. Aiutare i paesi UE. Con un valore di circa 37 miliardi di euro, l'Iniziativa di investimento in risposta al coronavirus aiuta gli Stati membri a finanziare la propria risposta al COVID-19. Una flessibilità massima permette ai governi nazionali di investire i fondi dove sono più necessari.
9. Aiuti di Stato. L'UE ha reso meno rigide le norme sulle possibili modalità di finanziamento a persone e aziende da parte dei governi dell'Unione. Il quadro temporaneo permette fino a 800.000 euro di sovvenzioni per azienda, prestiti a basso costo e garantiti e aiuti per le imprese dell'export.
10. Proteggere le attività europee. In tempi di crisi, alcune imprese possono essere minacciate da scalate straniere e concorrenti finanziati da sovvenzioni pubbliche. L'UE ha sollecitato gli Stati membri a vagliare le offerte che potrebbero mettere a rischio la sicurezza o l'ordine pubblico dell'Unione e a fare in modo che le regole della concorrenza leale valgano per tutti.
Fonte: https://multimedia.europarl.europa.eu/it/covid-19-10-things-the-eu-is-do...