Il monastero del Santissimo Salvatore (per consuetudine popolare abbreviato poi in “San Salvaro”) venne probabilmente fondato attorno all’anno Mille e la sua prima menzione ufficiale in un documento scritto risale al 1084. Nel 1407 papa Gregorio XII concesse il centro ai monaci Camaldolesi del monastero di San Michele di Murano, cui nel frattempo era stata affidata la gestione anche del monastero di Santa Maria delle Carceri. 
Fino alla fine del XVII secolo, San Salvaro visse un periodo di straordinaria floridezza: ben presto divenne un centro completamente autosufficiente grazie al costante lavoro dei monaci nei campi, un luogo sicuro per i bisognosi e un importante punto d’appoggio per i pellegrini in viaggio verso Santiago de Compostela. 
Nel 1690, per volontà di papa Alessandro VIII, sia San Salvaro che l’Abbazia di Carceri vennero soppresse e, nel 1693, furono acquistate all’asta dalla potente famiglia dei Conti Carminati, che trasformarono i possedimenti dei due centri monastici in grandi aziende agricole. Attualmente il monastero ospita il Museo delle Antiche Vie. 

St. Salvaro Monastery

The Monastery of Holy Salvatore (for popular custom shortened in “St. Salvaro”) was built around the year thousand, and its first official mention in a written document dates back to 1084. In 1407 pope Gregorio XII gave the center to the Camaldolesi monks from the St. Michele Monastery, to whom, in the meantime, was also entrusted the management of the monastery of Santa Maria Delle Carceri. Until the end of the seventeenth century, St. Salvaro lived a period of great prosperity: soon, it became a fully self-sufficient center thanks to the constant work the monks carried out in the fields. It was a safe space for poor people and a vital foothold for pilgrims directed to Santiago de Compostela. In 1690, by the will of pope Alessandro VIII, both St. Salvaro and the Abbey of Santa Maria Delle Carceri were suppressed and, in 1693, were bought at auction by the powerful family of Counts Carminati, which transformed the estate of the two monastic centers in large farms. Currently, the monastery hosts the Ancient Streets Museum.