La Provincia di Padova, attraverso il proprio Ufficio Cultura, presenta la mostra “Pinocchio – #Collodi200”, a cura di Marina Sonzini, ospitata a Palazzo Santo Stefano, in piazza Antenore 3, dal 20 dicembre 2025 all’11 gennaio 2026.
L’esposizione inaugura tra le prime in Italia l’anno delle celebrazioni per i 200 anni dalla nascita di Carlo Lorenzini, in arte Collodi, offrendo a bambini, famiglie e adulti un viaggio affascinante nel mondo del burattino più famoso del mondo. Il periodo natalizio diventa così occasione ideale per riscoprire una fiaba senza tempo, capace di parlare a tutte le generazioni.
La mostra propone un percorso immersivo e unico: dal villaggio di Pinocchio con grandi pannelli dipinti a mano ispirati ai personaggi di Jacovitti, ai libri d’artista, fino a una straordinaria raccolta di edizioni rare e storiche de Le Avventure di Pinocchio, tradotto in oltre 260 lingue. Completano il percorso fotografie iconiche del film di Luigi Comencini, un burattino di Pinocchio in scala reale, centinaia di oggetti dedicati al personaggio e la presenza viva di un Geppetto contemporaneo, l’artista falegname padovano Roberto Tonon, che scolpirà Pinocchio dal vivo.
Non mancano opere di artisti contemporanei e momenti di approfondimento culturale, che permetteranno di rileggere la fiaba nei suoi aspetti simbolici, pedagogici e psicologici, senza perdere la magia del racconto.
Vincenzo Gottardo, Consigliere provinciale delegato alla Cultura, dichiara: «Con questa mostra la Provincia di Padova sceglie di aprire le celebrazioni per i 200 anni di Collodi con un progetto culturale di grande valore, capace di unire arte, letteratura, educazione e immaginazione. Pinocchio è una storia che appartiene a tutti, grandi e piccoli, e che continua a parlare al nostro presente. Palazzo Santo Stefano si conferma uno spazio vivo, aperto alla comunità, dove la cultura diventa incontro, crescita e condivisione».
La mostra è realizzata con il patrocinio culturale della Fondazione Nazionale Carlo Collodi.
PRESENTAZIONE DELLA MOSTRA, di Marina Sonzini
«Aprendo tra i primi l’anno delle celebrazioni per i 200 anni dalla nascita di Carlo Lorenzini in arte Collodi, Padova vuole offrire a grandi e piccini un viaggio nel mondo di Pinocchio, il burattino più famoso del mondo.
Il periodo natalizio non è scelto a caso.
La mostra conterrà molte cose davvero uniche, a cominciare dal villaggio di Pinocchio: una serie di dieci grandi pannelli in legno dipinti a mano con i personaggi di Jacovitti da Giancarlo Bucci, che riproducono in grandi dimensioni la casa di Geppetto, quella della fata turchina, la pancia della Balena, Mangiafuoco, il gatto e la volpe, ecc. Un gioco per i bimbi e un mondo da favola per i più grandi.
Ci saranno poi tre speciali libri d’artista: “Il grande libro dei due falegnami” di Vittorio Fava, “Il Pinocchio più bello del mondo” di Rosaria Cecere e il libro di Pinocchio scritto e illustrato interamente a mano più piccolo del mondo, opera di Giancarlo Bucci.
E per finire, un po' di cose per i più grandi: due grandi opere dell’artista Stefano Zaghetto (in arte Zeronegativo), una preziosa china di Alessandro Saggio, un giclée di Marco Cazzato.
E poi una grande raccolta di rare edizioni de Le Avventure di Pinocchio (libro tradotto in 250 lingue): edizioni storiche illustrate, rarità come un Pinocchio in latino, pop up books, edizioni rare con vinili da ascolto.
E naturalmente le magnifiche foto dal film “Le avventure di Pinocchio di Comencini” con Nino Manfredi e Gina Lollobrigida (archivio Reporters & Associati).
E avremo un magnifico burattino come quello del film, in scala reale, realizzato a Cosenza dall’artigiano Giovanni Leonetti. E magicamente, come nella fiaba, il burattino inizierà a parlare… Sarà infatti con noi per l’inaugurazione Andrea Balestri, l’attore che, da bambino, interpretò Pinocchio nel film di Comencini.
E poi ci saranno la bicicletta artistica dedicata a Pinocchio e centinaia di Pinocchi di ogni dimensione, epoca, materiale. Un vero paese dei balocchi dove tornare bambini.
Durante la visita guidata proveremo a spiegare e interpretare la fiaba, le tante similitudini con la tradizione ebraico-cristiana, il percorso di crescita psicologica del bambino, il richiamo all’asino di Apuleio, gli aspetti più esoterici e quelli pedagogici. Temi su cui si è scritto moltissimo, e che, senza togliere la magia dolce amara a questa fiaba, vogliamo approcciare con l’idea che anche le occasioni di svago per tutta la famiglia possono diventare momenti di riflessione, crescita personale e di approfondimento per tutta la comunità. Una gioiosa condivisione, come tutte le fiabe, con una “morale”. Non moralismo. Non giudizio. Un racconto per crescere.
Le fiabe nacquero per essere narrate o lette a voce alta: la magia del racconto capace di portarci con la fantasia in un mondo dove tutto è possibile. Noi proveremo a ricreare quella magia, voi preparatevi a sognare…».