Saranno alcuni detenuti della Casa di reclusione di Padova a tinteggiare, durante l’estate, le aule scolastiche dell’Istituto Belzoni di Padova. L’iniziativa nasce grazie a un progetto elaborato dall’associazione onlus “Gruppo Operatori Carcerari Volontari” di Padova (Ocv) che è stato approvato anche dalla Provincia di Padova, proprietaria dell’immobile dove ha sede il Belzoni, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo che ha stanziato un finanziamento e dalla Direzione della Casa di Reclusione di Padova. Il protocollo d’intesa operativo è stato già firmato dal presidente della Provincia di Padova Enoch Soranzo e sarà sottoscritto nei prossimi giorni anche dagli altri enti coinvolti. 
 “Siamo particolarmente felici di poter dare il via a questo progetto – ha spiegato il presidente Soranzo – il messaggio che arriverà agli studenti stessi, oltre che ai cittadini, sarà infatti molto forte e avrà molteplici letture. È giusto dare una chance di riscatto a chi, pur avendo commesso degli errori, ha dimostrato di averli compresi e di voler cambiare strada. Solo per il 2018 come Provincia siamo riusciti a mettere a bilancio 12 milioni 875 mila euro per lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria sugli istituti scolastici superiori di nostra proprietà. Non è poco viste le difficoltà degli anni scorsi causate dai tagli ai bilanci voluti dallo Stato e soprattutto ci dà garanzia di poter riavviare tutta una serie di lavori sui nostri edifici. A questo si uniscono anche opere di riqualificazione energetica per oltre 5 milioni 700 mila euro che verranno assicurate grazie al progetto 3 L”. 
I lavori inizieranno a breve, dureranno per tutto luglio e agosto, e dovranno finire prima dell’inizio del nuovo anno scolastico a settembre. 
“Siamo di fronte a un’aula fatiscente che tornerà alla bellezza e alla vita grazie all’impegno e all’onesto lavoro di questi detenuti  – ha sottolineato il Consigliere delegato della Provincia di Padova Luciano Salvò – è un segnale educativo forte perché stiamo dicendo che c’è sempre speranza per il futuro. Ed è un momento positivo anche per queste persone che, una volta chiuso il conto con la giustizia, avranno qualche chance in più per reinserirsi nel mondo del lavoro. Il carcere dovrebbe servire a rieducare le persone e le istituzioni padovane dimostrano, ancora una volta, di guardare lontano collaborando insieme per il bene della comunità e del territorio. Ora mi auguro che, una volta iniziato l’anno scolastico a settembre, i ragazzi abbiano cura della loro scuola e capiscano quanto sia faticoso reintrodursi nella società dopo il carcere”. 
L’Associazione Onlus Ocv e la Casa di Reclusione di Padova individuano e promuovono azioni rivolte a persone detenute per offrire, mediante lavoro all’esterno, occasioni di formazione professionale e di esperienza lavorativa utili al reinserimento sociale a fine della pena. In questo modo l’intento è quello di ridurre le possibilità di recidiva.  
La Casa di Reclusione di Padova, rappresentata dal direttore Claudio Mazzeo, individuerà quindi due o tre detenuti da ammettere al lavoro all’esterno che si recheranno autonomamente al Belzoni dalle 8 alle 14, da lunedì al venerdì esclusi sabato e festivi. La direzione fornirà inoltre le attrezzature necessarie e i dispositivi di sicurezza, vigilando sul controllo delle persone e dell’esecuzione dei lavori. Anche la Provincia di Padova monitorerà la corretta realizzazione dell’intervento. L’Istituto Belzoni accoglierà i detenuti nel primo giorno di lavoro e seguirà tutte le procedure interne necessarie. L’associazione Ocv di Padova, presieduta da Chiara Fuser, si occuperà di tutti gli aspetti assicurativi e di acquisto dei materiali rendicontando la spesa alla Fondazione Cassa di Risparmio.

19/07/2018