
Il Castello di San Martino della Vaneza, uno dei luoghi che appartengono al patrimonio storico della Provincia di Padova, accoglierà nei prossimi giorni la 30ª edizione del Palio dello Sparviero: l’appuntamento con la vita medievale tornerà dal 20 al 22 giugno a Cervarese Santa Croce.
Il Palio rappresenta un evento ormai storico per il territorio, che ogni anno richiama centinaia di visitatori e appassionati, offrendo tre giornate ricche di rievocazioni, spettacoli e cultura.
Questa rievocazione storica, riporta la vita locale all’epoca di Nicolò da Carrara, trasformando il borgo per accogliere un’esperienza immersiva, capace di far rivivere le atmosfere, i costumi e le tradizioni del Medioevo.
Il programma dell’evento prevede rievocazioni storiche, ricostruzioni fedeli di scene di vita medievale e momenti storici significativi; sfide tra borghi con giochi e competizioni tra contrade, ispirati agli usi e costumi dell’epoca; falconieri; accampamenti e mercati medievali; spettacoli di fuoco, musica e artisti di strada.
Il Palio dello Sparviero rappresenta un momento culturale e sociale ed è organizzato dall’associazione Voci dal Medioevo di Trambaque, con il patrocinio della Provincia di Padova e dei Comuni di Cervarese, Veggiano, Saccolongo.
«La manifestazione si terrà al Castello di San Martino della Vaneza, all’interno di una meravigliosa cornice medievale – sottolinea Daniele Canella, vicepresidente vicario della Provincia di Padova – Con il coinvolgimento dei Comuni di Cervarese Santa Croce, Veggiano, Saccolongo e grazie all'associazione Voci dal Medioevo di Trambaque rivivremo la storia medievale attraverso i personaggi che hanno reso grande il territorio padovano, la città di Padova e la gente euganea. Ci saranno tantissimi spettacoli, attrazioni e attività, che verranno proposti nel corso di un appuntamento dall'altissimo valore culturale. La Provincia di Padova ha patrocinato ancora una volta questo evento che darà il meglio di sé proprio con l'esibizione dei figuranti in costumi d’epoca. Una sorta di immersione a 360 gradi nella storia nel Medioevo, nei suoi usi, nei suoi costumi, nei suoi i colori e nelle sue usanze».