Nascerà a Padova il nuovo polo logistico avanzato per la Protezione Civile provinciale. La Provincia di Padova ha infatti ottenuto, grazie a un bando regionale, un finanziamento di circa un milione e 860 mila euro di fondi europei FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) . 

Grazie a queste risorse sarà possibile avviare il progetto mediante cui l’Amministrazione Provinciale realizzerà un nuovo edificio che ospiterà la logistica e la sede operativa della Protezione Civile in cui troveranno collocazione sale operative e centri di coordinamento anche sovra-provinciale, in grado di monitorare e comunicare in ogni momento nella gestione delle emergenze conseguenti alle catastrofi. 

Il nuovo Polo sorgerà in via Cave su terreni già di proprietà della Provincia, a poca distanza dall’attuale vecchia sede del gruppo provinciale della Protezione Civile, che non sarà dismessa, ma che sarà parte di un progetto di riorganizzazione complessivo e sarà trasformata nel comando della polizia provinciale.

Questo progetto si inserisce in una progettazione molto più ampia attualmente in fase di definizione, che riguarda tutta l’area che si trova nelle adiacenze dell’ospedale ai Colli, e che vede impegnati Provincia di Padova, Comune di Padova, Azienda Ulss 6 Euganea.

Per i compendi di proprietà provinciale, l’obiettivo è demolire alcuni vecchi fabbricati diroccati presenti nell’area e valorizzare quelli tuttora in uso. La programmazione riorganizzerà di conseguenza la viabilità interna e permetterà di recuperare aree adibite a parcheggio.

La nuova struttura avrà una superficie coperta pari a circa 1.700 metri quadri, che ospiteranno la parte logistica (per circa 1.500 mq) e la parte operativa (su due piani da circa 200 mq l’uno). La struttura di comando conterrà uffici, sala operativa e sala corsi.

Il progetto prevede poi la sistemazione dell’area esterna mendiate la realizzazione di un piazzale attrezzato, spazi di manovra e di accesso al magazzino. Nell’area esterna sarà inoltre realizzata la rete di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche e nelle aree a verde è prevista la realizzazione del bacino di laminazione per garantire l’invarianza idraulica e la salvaguardia dell’edificio e delle aree circostanti, nei momenti di eventuali situazioni calamitose.

Infine, sarà posta attenzione verso le aree verdi esterne, con la creazione di quinte alberate necessarie per mitigare adeguatamente il magazzino. Saranno inoltre realizzate ulteriori aree verdi che potranno essere utilizzate per esercitazioni di protezione civile. 

La fattibilità dell’intervento è stata realizzata attraverso la condivisione di esperienze e saperi, dal personale provinciale insieme ai tecnici della protezione civile (mentre il lay-out distributivo sarà affinato con una serie di incontri durante la fase progettuale esecutiva).

Nel 2026 sarà avviata la fase della progettazione della nuova struttura e dell’intero polo, con l’obiettivo di ultimare i lavori entro il 2028. L’importo complessivo del Progetto è pari a tre milioni e 800 mila euro (di cui circa un milione e 860 mila euro da fondi europei FESR1).

«L’aumento delle attività svolte dai gruppi della Protezione Civile, impegnati su tutti i principali fronti emergenziali italiani, ma con interventi anche all’estero – afferma Daniele Canella, vice presidente vicario della Provincia di Padova –, ha evidenziato la necessità di espandere la struttura logistica, concentrando in un unico e moderno edificio tutti gli spazi e le funzioni della struttura.
Grazie al contributo della Regione, necessario per dare il via all’operazione, ora contiamo di avviare il progetto insieme a Comune di Padova e Azienda Ulss 6 Euganea, nonché di individuare ulteriori risorse per realizzare ciò che abbiamo previsto: una sede unica, moderna e funzionale, che ha inoltre il vantaggio di trovarsi vicina alle principali arterie della viabilità locale, per meglio rispondere alle esigenze. 
Questo progetto cementa una volta per tutte la Protezione Civile provinciale nel suo ruolo cruciale per tutto il territorio: dopo più di vent’anni di attività e tanti anni di ipotesi riguardo al futuro di questo gruppo, possiamo ora iniziare a pensare alla sede definitiva, che sarà il riferimento non solo per il Gruppo provinciale, ma anche a livello regionale e per tutti i gruppi comunali e varie articolazioni locali».

Il ruolo della Protezione civile della Provincia di Padova

Fin dalla prima metà degli anni ’90 la Provincia ha organizzato un Ufficio di Protezione Civile con un relativo magazzino di mezzi, attrezzature e dotazioni, in parte acquisiti dalla Provincia stessa ed in parte affidati in comodato dalla Protezione Civile Regionale. Attualmente le attività della Protezione Civile sono coordinate dalla Sala Operativa Provinciale che ha sede in via dei Colli.

L’attuale Centro Operativo della Provincia di Padova, inaugurato nel 2013, con sede in Via Cave, insiste su un’area di circa 4.000 mq sulla quale trovano posto un edificio ad uso ufficio, garage, spogliatoi, bagni, cucina e sala riunioni oltre ai garage, una autorimessa per mezzi pesanti e attrezzature e due tettoie per automezzi e rimorchi. Inoltre nell’edificio adiacente si trova attualmente una ulteriore area magazzino di circa 600 mq.

Nel lato opposto della strada via Cave, nella sede distaccata all’ex Istituto Magarotto, si trovano gli uffici amministrativi e le aule dove vengono svolte le attività didattiche e formative, dove tuttavia gli spazi sono spesso insufficienti e ricavati adattandoli di volta in volta alle diverse situazioni.

I numeri e le attività della Protezione civile provinciale

Attualmente i volontari iscritti negli elenchi regionali della Protezione Civile sono 16 mila ed è la provincia di Padova a detenere il numero più elevato dell’intero Veneto, con 4.100 volontari attivi, e si conferma prima anche per consistenza organizzativa, contando 135 gruppi comunali e associazioni di volontariato.

«Nonostante questi numeri, permane una difficoltà nel ricambio generazionale – spiega Daniela Bordin, consigliere della Provincia di Padova con delega alla Protezione civile –. Stiamo lavorando a una proposta per avvicinare i più giovani al volontariato di Protezione Civile e sensibilizzarli sul valore del servizio alla comunità. Come Provincia di Padova, abbiamo avviato a Este il quarto corso base gratuito per aspiranti volontari, che si è concluso a fine settembre. La scelta della sede è stata fatta per agevolare gli spostamenti dei partecipanti provenienti dalle aree più periferiche, in particolare dalla Bassa Padovana. A fine settembre sono stati avviati anche i corsi di formazione specialistica realizzati con il supporto di enti esterni, dedicati a capisquadra, coordinatori dei gruppi comunali e all’operatività in sicurezza sui piani inclinati. Per queste attività la Regione Veneto ha destinato 14 mila euro, mentre la Provincia ha messo in campo uno sforzo significativo, investendo circa 70 mila euro».

Come negli anni precedenti, i volontari della Protezione Civile provinciale sono stati impiegati anche fuori regione in diverse situazioni di emergenza, intervenendo in Emilia-Romagna – in particolare nell’area di Bologna – durante gli eventi meteorologici estremi dell’ottobre 2024 e, successivamente, nel mese di marzo 2025. Un ulteriore fronte operativo si è sviluppato in Calabria, dove i volontari padovani hanno collaborato alle attività della campagna estiva di prevenzione e intervento dell’Antincendio Boschivo (AIB), nell’ambito del gemellaggio annuale tra Veneto e Calabria.

Oltre al supporto nelle emergenze, i volontari sono stati impegnati nelle ricerche di persone scomparse e nelle attività di informazione nelle scuole, finalizzate alla prevenzione dei rischi legati a fenomeni meteorologici intensi. Hanno inoltre prestato servizio a Roma in occasione del Giubileo dei Giovani, tra la fine di luglio e l’inizio di agosto 2025, e nel corso degli eventi che hanno riguardato il Papato (ai funerali di Francesco e all’insediamento di Leone XIV).

«È stata un’importante occasione di verifica sul campo – conclude Bordin –. I volontari della Protezione Civile provinciale hanno dimostrato di saper operare efficacemente sia come squadra autonoma sia integrandosi con gruppi provenienti da altri territori. Questo conferma l’evoluzione del nostro volontariato, oggi sempre più preparato e professionale, e ne ribadisce il ruolo essenziale nella tutela della popolazione, nella prevenzione del rischio e nella gestione delle emergenze».


 

19/12/2025