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Ettore Zara, medico veterinario, il 27 aprile 1945 si offrì e morì al posto del figlio Giorgio, nella rappresaglia messa in atto dai soldati tedeschi a Santa Giustina in Colle. Un episodio tragico e allo stesso tempo di grande umanità, per molti anni rimasto sconosciuto e che, assieme ad altre sei storie, trova finalmente voce grazie al libro “Dalla paura alla speranza” di Dino Scantamburlo.
Quella di Zara è una storia purtroppo molto attuale a causa del terribile conflitto in Ucraina da dove arrivano immagini e testimonianze di episodi di crudeltà e giustizia sommaria molto simili a quanto avvenuto a Santa Giustina in Colle quando, le truppe tedesche, in ritirata, giustiziarono 23 civili, così come era successo nei giorni precedenti a San Giorgio in Bosco, San Martino di Lupari e Castello di Godego. La tensione e la paura tra i civili, oggi come allora, sono ed erano altissime, con il terrore di rappresaglie, vendette, delazioni o imboscate alle truppe in ritirata.
“Dalla paura alla speranza” racconta storie di donne e uomini, tutti padovani, che hanno vissuto esperienze terribili nel secolo scorso: la spaventosa epidemia della febbre Spagnola, il conflitto mondiale che trasformò uomini liberi in profughi e sfollati, l’emigrazione verso terre lontane in cerca di condizioni di vita migliori. Storie lontane eppure a noi così vicine perché raccontano le vicende di persone che potrebbero essere i nostri padri o i nostri nonni e perché, nonostante siano trascorsi più di cento anni, sono esperienze che continuano a essere il quotidiano per molti esseri umani, certo non più del nostro territorio ma poco importa: la sofferenza e le difficoltà non hanno né colore né collocazione territoriale.
“Le storie raccontante da Dino Scantamburlo – ha detto il presidente della Provincia di Padova, Fabio Bui – sono un’alternanza tra sconforto e aspettativa, tra sofferenza e fiducia, ma con la netta prevalenza della speranza di salvezza, di vita e di libertà. Le persone protagoniste, loro malgrado, del libro devono essere per noi esempi da seguire quotidianamente. Sette storie, sette protagonisti, un unico messaggio: la speranza è l’unico e vero vaccino alla paura.”
“Alcune tra le più significative vicende della storia del “Secolo breve” fanno capolino tra le pagine del libro, raccontate da un punto di vista originale che sposta l’attenzione dal panorama nazionale e internazionale a quello locale – ha detto il Consigliere provinciale con delega alla Cultura, Cristian Bottaro – facendo capire al lettore che la storia si compone di piccoli e grandi avvenimenti, legati tra loro da un filo indissolubile: la storia è fatta da piccoli gesti che si rivelano immensi, è fatta dalle donne e dagli uomini comuni che molto spesso cambiano il corso dell’umanità rivelandosi nel quotidiano dei veri e propri eroi.”
Il ricavato della vendita del libro sarà devoluto al progetto di recupero alla vita di circa 200 bambini gravemente denutriti in Angola presso il Centro medico della Missione delle Suore Salesiane.
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