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La Provincia di Padova ha ricevuto da Fondazione Cariparo l’importante contributo di 750 mila euro con cui realizzerà il progetto di valorizzazione e rifunzionalizzazione del complesso monumentale di Villa Beatrice d’Este a Baone, nel cuore dei Colli Euganei. L’obiettivo è rendere la Villa un moderno polo culturale immersivo e interattivo, capace di stabilire un nuovo corso per questo luogo ricco di storia, spiritualità e natura.
Il nuovo allestimento prevede l’integrazione dell’aspetto storico-culturale dell’edificio con la nuova veste multimediale che permetterà di far vivere al visitatore un’esperienza immersiva e che, attraverso la tecnologia, consentirà di realizzare contenuti didattici ed esperienziali.
L’allestimento della parte multimediale inizierà in autunno e sarà completato entro il mese di aprile dell’anno prossimo, per consegnare la Villa rinnovata in occasione delle celebrazioni per gli 800 anni dalla morte di Beatrice d’Este, in programma a maggio 2026.
Nel frattempo la Provincia sta già cantierando alcuni lavori per un valore complessivo di circa 350 mila euro di fondi propri: sarà rifatta la copertura e saranno sostituiti balconi e infissi. Una parte di questo importo sarà dedicata all’impiantistica, in particolare saranno curate l’illuminazione monumentale e dell’accesso, per migliorare la fruizione serale e nei periodi stagionali intermedi.
La storia
Villa Beatrice d’Este trae il suo nome dalla nobildonna e monaca benedettina Beatrice I d’Este la quale restaurò l’edificio che già accoglieva un monastero, e vi abitò per tutta la vita, fino al 1226. L’attuale struttura si sviluppa a partire dalla seconda metà del XVII secolo, quando il mercante veneziano Francesco Ruberti trasformò l’antico convento in villa padronale. Oggi una piccola parte dell’edificio ospita un museo naturalistico dedicato all’ambiente dei Colli Euganei, in particolare ne descrive le caratteristiche ambientali, la flora e la fauna del territorio euganeo mediante pannelli, fotografie, bacheche e un’esposizione di animali impagliati tipici della zona.
Il nuovo allestimento immersivo
L’intervento in programma nasce da una moderna concezione di gestione dell’offerta museale a carattere culturale, integrata con il territorio e le sue peculiarità. Prendendo a modello esperienze analoghe di successo già realizzate in altre parti d’Italia, si sta sviluppando un progetto su misura, adattato alle specificità locali, con l’obiettivo di valorizzare il luogo in sé e l’ambiente circostante in modo coerente e sostenibile.
L’obiettivo è rinnovare completamente la fruizione del sito, abbracciando innovazione tecnologica, accessibilità, comunicazione culturale e coinvolgimento delle comunità.
Il progetto prevede infatti di integrare la struttura esistente alla tecnologia, per realizzare un museo immersivo e multisensoriale: le sale museali saranno concepite come spazi esperienziali dove il visitatore potrà entrare nella storia e nel paesaggio di questo luogo, conoscendo la vita di Beatrice d’Este e dei poeti e letterati, le caratteristiche e la storia del territorio. Saranno valorizzati anche spazi per poter ospitare, parallelamente, incontri, convegni e altre attività culturali.
La barchessa esterna sarà destinata ad accogliere un’enoteca in cui conoscere, degustare e trovare le “gemme”: i prodotti locali dei Colli Euganei come vino, olio, miele, giuggiole, piselli e gli altri frutti del territorio, secondo la produzione stagionale. Una produzione che, in collaborazione con l’istituto agrario provinciale Duca degli Abruzzi, si svolgerà anche nello storico “orto delle monache” che tornerà a vivere là dove era all’epoca della Beata, e che risponderà alla duplice funzione didattica e di custodia e valorizzazione delle specie autoctone.
A completare il nuovo allestimento, sono previsti degli altri supporti, sia di tipo informatico (il nuovo sito internet attraverso cui saranno possibili anche le visite virtuali del museo; un’applicazione multilingue), sia fisico, con una panchina gigante posta sulla cima del monte Gemola per contemplare il panorama e l’intero luogo.
Particolare attenzione sarà posta verso le persone con disabilità attraverso supporti specificamente messi a disposizione di coloro i quali hanno difficoltà visive e uditive con strumenti integrativi multimediali. Per le persone con difficoltà motorie sarà organizzato un servizio di trasporto dal parcheggio della villa, fino all’ingresso.
I partenariati
Oltre che su Fondazione Cariparo, la rinascita di Villa Beatrice d’Este conta su un’ampia rete di partner pubblici e privati, a partire da quelli territoriali rappresentati dai Comuni di Baone ed Este con i quali l’anno scorso è stata istituita la cabina di regia per coordinare le attività del sito museale e il suo ruolo all’interno del territorio. Gli altri Enti che hanno aderito al partenariato sono: Ministero della Cultura, Direzione Regionale Musei Nazionali Veneto; Parco Regionale dei Colli Euganei, capofila del progetto MAB Unesco e tutti i Comuni dell’area dei Colli Euganei; Istituto Regionale Ville Venete e Associazione Ville Venete per l’inserimento del sito nei circuiti culturali regionali; GAL Patavino; Strada del Vino dei Colli Euganei; Università di Padova.
DICHIARAZIONI
Sergio Giordani, presidente della Provincia di Padova:
«Villa Beatrice d’Este rappresenta un patrimonio storico e paesaggistico di inestimabile valore. L’anno scorso la Provincia di Padova ha provveduto ad affidarne la gestione a Scatola Cultura, rinnovandone recentemente la fiducia per un ulteriore triennio.
Ora siamo di fronte a un ulteriore cambio di passo, una svolta epocale attraverso cui intendiamo restituire al territorio non soltanto un edificio rinnovato, ma un luogo carico di vita, aperto e accogliente, capace di dialogare con il presente e di coinvolgere anche le nuove generazioni.
Questo investimento nella cultura, nella memoria e nella bellezza dei nostri Colli Euganei, sarà possibile grazie alla collaborazione di Fondazione Cariparo, che, con il finanziamento di 750 mila euro, permetterà la realizzazione di un progetto che è molto più di un’offerta multimediale: è soprattutto una rete di protagonisti del territorio, che lavorano insieme a supporto del territorio stesso. Un ringraziamento, quindi, a tutti gli Enti, le istituzioni e i partner che stanno credendo fortemente nella forza di questa iniziativa».
Gilberto Muraro, presidente Fondazione Cariparo:
«Sostenere la valorizzazione di Villa Beatrice d’Este significa investire in un progetto che unisce memoria storica, innovazione culturale e sviluppo sostenibile del territorio. La Fondazione Cariparo ha scelto di contribuire con convinzione a questa iniziativa perché incarna perfettamente la nostra missione: promuovere il benessere delle comunità attraverso la cultura, l’educazione e la tutela del patrimonio storico, ambientale e paesaggistico. Villa Beatrice tornerà a essere un luogo vivo, capace di raccontare il passato con gli strumenti del presente, coinvolgendo cittadini, scuole e visitatori in un’esperienza immersiva e partecipata. È un esempio virtuoso di come la collaborazione tra enti pubblici e privati possa generare valore duraturo per il territorio e per chi lo abita».
Daniele Canella, vice presidente vicario della Provincia di Padova e a Patrimonio e Musei:
«Questa iniziativa vuole essere un contributo significativo della Provincia di Padova al territorio dei Colli Euganei che, mediante la trasformazione di Villa Beatrice in un polo culturale di promozione dell’intero territorio e dei suoi valori, vuole sostenere concretamente il progetto MAB Unesco Riserva della Biosfera, ottenuto a luglio dell’anno scorso.
L’obiettivo è rendere Villa Beatrice un punto privilegiato di promozione del territorio, facendo leva sul contrasto fra la semplice bellezza di questo edificio e le sue sorprendenti potenzialità, mostrate anche attraverso l’immersione multimediale. Villa Beatrice diventa così ambasciatrice del territorio valorizzandone il paesaggio e recuperando la dimensione spirituale e quella naturale dello scorrere delle stagioni.
Nel concreto, la Villa sarà un sito museale accogliente in cui la tecnologia è al servizio della storia e della tradizione, e la narrazione del territorio diventa esperienza. Villa Beatrice, che di per sé è già un posto del cuore, aspira così a raggiungere a pubblici diversi, aprendosi sia ai visitatori locali che possono trovare un luogo accogliente e ricco di proposte diverse fra loro, sia ai turisti provenienti da fuori provincia. Per tutti loro vogliamo far vivere la Villa e ciò che rappresenta, contribuendo in modo significativo a una rivoluzione culturale che ci porta sempre più verso una dimensione umana a portata di mano.
Ma è da un punto di vista valoriale che si potrà cogliere la grande forza e la portata di questa iniziativa di riqualificazione: non più una proposta di museo all’antica, ma un punto di riferimento, un hub culturale, per cogliere a pieno tutte le grandi opportunità di questo territorio e di poterlo vivere in maniera esperienziale e diretta. Con un grande lavoro di rete e di collaborazione fra Enti, abbiamo davvero cercato di interpretare le esigenze del territorio con l’ambizione di realizzare qualcosa di speciale, anche attingendo a esperienze già realizzate con successo in altre parti d’Italia e poi creando in modo sartoriale l’idea per i Colli Euganei e Villa Beatrice.
Un ringraziamento speciale alla Fondazione Cariparo per il grande e indispensabile supporto, senza il quale non sarebbe stato possibile realizzare il progetto che abbiamo immaginato».
Alessandro Frizzarin, presidente del Parco Regionale dei Colli Euganei:
«Villa Beatrice d’Este rappresenta uno dei cuori simbolici del nostro Parco: un luogo dove natura, storia e spiritualità dialogano da secoli. Vederla rinascere attraverso un progetto così ambizioso e innovativo significa rafforzare l’identità culturale e ambientale dei Colli Euganei, rendendola ancora più accessibile e coinvolgente per tutti. Come Parco, siamo orgogliosi di essere parte di questa rete di enti e istituzioni che lavorano insieme per valorizzare il territorio. Questo intervento non è solo un investimento sul patrimonio, ma anche sulle persone, sulle comunità locali e sulle generazioni future. In qualità di Coordinatore della Riserva della Biosfera MAB Colli Euganei, porterò l’esperienza di Villa Beatrice al Congresso Mondiale delle Riserve della Biosfera in Cina a settembre, perché crediamo che questa progettualità possa essere un modello replicabile a livello internazionale».