L'articolo 50 dell'attuale Codice degli Appalti prevede l'obbligo di svolgere le procedure negoziate con l’obiettivo di velocizzare l'affidamento di opere, forniture e servizi per la Pubblica Amministrazione. Questo vale per importi di spesa pari o superiori ai 150 mila euro e inferiori ai 5.538.000 milioni di euro (soglia comunitaria), con l'obbligo di invitare almeno cinque operatori economici per lavori di importi compresi fra i 150 mila e il milione; e di invitarne almeno dieci nello scaglione tra il milione e i 5.538.000 milioni di euro.
«Come Amministrazione provinciale – riassume Daniele Canella, vicepresidente vicario della Provincia e consigliere con delega a Gare e Contratti - ci siamo attivati fin da subito per attuare quanto prima questa disposizione del Codice dei Contratti pubblici. Attraverso questo Regolamento normiamo i principi, i criteri con cui poi dovrà essere fatta la selezione degli operatori economici».
A questo Regolamento, che è entrato in vigore il 17 dicembre scorso (ovvero il giorno successivo alla sua pubblicazione all’Albo Pretorio), seguiranno i provvedimenti attuativi che daranno operatività alla disciplina del Regolamento stesso. Saranno in questo modo istituite progressivamente quattro sezioni: esecutori dei lavori pubblici, fornitori di beni, fornitori di servizi ed esecutori di servizi di ingegneria e architettura.
«Tutti gli operatori economici che vorranno collaborare con la Provincia – spiega Canella -, potranno iscriversi all’Albo a seconda delle categorie di lavori o prestazioni che offrono e tra questi, attraverso un software che è in fase di definizione, avverrà la selezione attraverso criteri che saranno definiti con provvedimento operativo. L'obiettivo è iniziare quanto prima con questa nuova formula (auspicabilmente entro i primi mesi dell’anno) per velocizzare gli affidamenti.
Per riuscirci, sono state apportate delle modifiche anche a livello di organigramma del personale provinciale, riorganizzando la pianta organica in modo da prevedere questa nuova funzione che sarà divisa tra appalti della Provincia e appalti per enti convenzionati. Tutto ciò che sarà appalto esterno (ossia, ad esempio, dei Comuni e/o di altri Enti convenzionati), sarà gestito dalla Stazione Unica Appaltante (la CUC), e quindi dall'Area gestione delle risorse. Viceversa, gli appalti interni vedranno l'allocazione nell'Area tecnica con una specifica struttura, alla quale sarà preposta una risorsa umana con qualifica di alta specializzazione. Il personale assegnato avrà inoltre il compito di sovrintendere le procedure tecnico amministrative inerenti il ciclo di vita di un contratto pubblico (fase di programmazione, progettazione affidamento ed esecuzione, monitorando così l’intero iter procedurale realizzativo di un’opera pubblica.
Abbiamo visto, anche nel corso dell'anno che si è chiuso da poco, quanto tempo si perda con le procedure aperte – sottolinea il vicepresidente -. Questa innovazione dovrebbe invece consentirci di contenere in modo dignitoso le tempistiche di affidamento sia per la Provincia, sia per tutti gli enti che si sono convenzionati con la Stazione Unica Appaltante».
L'Albo sarà sempre aperto, perché ciascun operatore economico potrà aggiornare o implementare la propria collocazione. Inoltre, l’albo così organizzato potrebbe in futuro essere messo a disposizione anche di altri soggetti (Comuni ed Enti convenzionati con la Stazione Unica Appaltante). Nelle prossime settimane è prevista la pubblicazione dell’avviso pubblico sul sito della Provincia di Padova (www.provincia.padova.it) che permetterà agli operatori economici di iscriversi.
«La sfida di questi primi mesi del 2025 per la Provincia – conclude Canella - sarà proprio arrivare al maggior numero di operatori economici e, in futuro, di qualificarsi come collettore per la gestione degli appalti per sé e per altri Comuni. Puntiamo a fare di questo settore uno strumento per contenere il più possibile i tempi dell’assegnazione degli appalti, e per avere un panel di operatori qualificati per scegliere la proposta migliore in termini qualitativi e quantitativi, in aderenza al principio del risultato di cui all’art. 1 del Codice dei Contratti. Più operatori economici locali si iscriveranno all’Albo, maggiori saranno le probabilità di affidamenti a ditte aventi prossimità operativa nel territorio, svolgendo anche una funzione di sostegno socio-economico provinciale/regionale».