È un campione mondiale di nuoto, specialità stile libero e dorso, e a Perth, in Australia, ai Giochi Mondiali per le persone trapiantate, lo ha confermato. Riccardo Canola, trapiantato di cuore di Baone, nel padovano, ha ricevuto moltissimi complimenti da parte di tutti, compreso il governatore della Regione, Luca Zaia, che si è goduto una vera e propria pioggia di medaglie d’oro venete nell’ultima edizione di questi mondiali, ancora più sorprendente se si considera l’esigua rappresentativa andata dall’altra parte del mondo.
Questo ragazzo, tuttavia, meritava anche una sorpresa, quella che gli hanno fatto alcuni giorni fa i sindaci di Baone e di Arquà Petrarca (comuni dei due genitori) e il consigliere provinciale Stefano Agujari Stoppa, complici le zie, facendogli una vera festa e consegnandoli per l’occasione due targhe.
D’altronde chi prima, in giovanissima età, deve dire addio alla passione per il nuoto a causa di problemi cardiaci, subisce un trapianto di cuore e pochi anni dopo colleziona 4 medaglie d’oro, non è soltanto di esempio: si diventa una dedica a tutte le persone che hanno conosciuto e attraversato questo percorso. “Queste sono medaglie ricche di vincitori, oltre all’atleta”, ha commentato il consigliere Stoppa. “Penso prima di tutto al donatore, e poi lo staff medico, la famiglia che lo ha incoraggiato invece di frenarlo”. La festa a sorpresa, racconta il sindaco di Baone, Francesco Corso, è andata molto bene: “C’era moltissima gente, grazie alla collaborazione dei familiari, siamo riusciti a portarlo di fronte a tanti amici e anche alle persone che lo avevano soccorso esattamente cinque anni prima, quando ebbe un infarto. La sua, per tutti noi della sua comunità natia, è una vittoria della vita”. A questa cerimonia, oltre ai parenti, le persone che lo hanno aiutato in questi anni e gli amici, “è stato bello vedere i tanti amici dei tempi in cui era una promessa dello sport”, commenta il sindaco di Arquà Petrarca, Luca Callegari, paese della mamma dell’atleta. “Il ragazzo era un talento già da adolescente, la tenacia e la caparbietà con cui ha raggiunto questi risultati, nel contesto che gli è reso possibile dopo l’operazione, sono le motivazioni delle targhe che gli abbiamo consegnato”.
Riccardo è un ingegnere informatico che vive a Milano. Nonostante la sua vita attuale sia lontana dai colli, questa sorpresa dimostra che i suoi affetti sono rimasti intatti.