liceo curiel tinteggiatura

Sono terminati i lavori di tinteggiatura che i carcerati della Casa di Reclusione Due Palazzi di Padova hanno eseguito al Liceo Scientifico Curiel di via Durer a Padova. L’intervento rientra nel progetto “Detenuti per la scuola” che la Provincia ha attivato ormai da alcuni anni insieme alla direzione del carcere e all’associazione “Operatori carcerari volontari” (Ocv) per favorire il reinserimento sociale. Si è tenuta la presentazione dei lavori in presenza del presidente della Provincia di Padova Fabio Bui, del consigliere provinciale delegato all’Edilizia scolastica Luigi Bisato, del direttore della Casa di Reclusione di Padova Claudio Mazzeo e della dirigente scolastica del Curiel Michela Bertazzo. Erano inoltre presenti i detenuti coinvolti nel progetto Cosimo e Salvatore, la referente dell’associazione Ocv Luisa Zotti e il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Roberto Natale. 
“Questa è la terza scuola che i detenuti padovani tinteggiano nei tre anni in cui è attivo il progetto - ha spiegato il presidente Bui – parliamo di un’iniziativa talmente densa di valori e significati che ogni volta è difficile non uscirne umanamente arricchiti. Le scuole sono un bene di tutti, un bene che rappresenta il futuro della comunità e i detenuti sentono molto questo compito sia come riscatto personale, sia come percorso per riabilitarsi alla società. L’educazione civica è rientrata nelle materie scolastiche, ecco io credo che questo progetto sia un esempio concreto di come le Istituzioni, le associazioni e le realtà padovane possano collaborare insieme per il bene pubblico”.
Il Curiel è il terzo istituto ad essere ridipinto dai carcerati dopo le aule del Belzoni nel 2018 e del Fermi nel 2019 grazie al piano interventi individuato dalla Provincia.  Il progetto che avrebbe dovuto durare solo alcuni mesi, è stato prorogato per consentire ai carcerati di dipingere l’intera scuola. 
“Ancora una volta i detenuti hanno dimostrato impegno, dedizione e amore per il lavoro che hanno svolto con meticolosità e grande cura- ha spiegato il consigliere all’Edilizia scolastica Luigi Bisato – Gli edifici scolastici hanno bisogno di continue manutenzioni e piccoli interventi per dare ai ragazzi ambienti di studio curati, salubri e funzionali. Se a farlo sono persone che nella vita hanno sbagliato, ma stanno anche affrontando un percorso di riscatto, il valore di questi lavori è sicuramente inestimabile da un punto di vista umano e sociale. Ringrazio il direttore del carcere e i volontari perché credono nel recupero dei detenuti e nell’importanza di far ritrovare sempre la strada della dignità umana. È una visione che condividiamo e che, come Provincia, continueremo a promuovere”. 
Il progetto rientra tra gli obiettivi pedagogici che la Casa di Reclusione porta avanti per offrire, mediante il lavoro all’esterno, opportunità di formazione professionale e di esperienze utili al reinserimento sociale.
Il protocollo d’intesa prevede che la direzione del carcere selezioni i detenuti idonei alle attività da svolgere su base volontaria, a titolo gratuito e tra coloro che hanno effettuato il corso di formazione. Il programma del trattamento viene poi vagliato dal Magistrato di Sorveglianza che concede ai carcerati di uscire per recarsi sul luogo di lavoro. La Casa di reclusione effettua i controlli, fornisce i dispositivi di sicurezza e rimborsa i detenuti di eventuali spese sostenute (biglietto del bus, pranzo) nei limiti del contributo erogato dalla Provincia.
L’Istituto scolastico individuato accoglie giornalmente i detenuti, consegna materiali e attrezzature, oltre a seguire lo sviluppo dei lavori. La scuola predispone un foglio presenza e comunica eventuali problemi nello svolgimento delle opere.  
L’associazione Ocv di Padova assiste i detenuti e cura i rapporti tra l’area educativa del carcere, la Provincia e la scuola per far sì che tutta l’attività sia svolta al meglio.

12/05/2021