Per favorire l’esercizio della pesca sportiva e incrementare il patrimonio ittico la Provincia provvede all’immissione nei corsi d’acqua del territorio provinciale di idoneo materiale ittico, in conformità con le indicazioni tecniche dettate dalla Carta Ittica provinciale. Le immissioni avvengono secondo piani di immissione stabiliti dai tecnici dell’Ufficio pesca e sotto la supervisione degli agenti della Polizia Provinciale.

Poco prima dell'apertura della pesca in zona A, lungo l'asta del fiume Brenta, vengono annualmente effettuate semine di temoli (per un totale di circa 1000 esemplari di taglia 14-15 cm). Le trote fario vengono seminate più volte tra marzo ed agosto, per un totale annnuo di circa 2400 kg di esemplari taglia 22-25 cm. I corsi d'acqua in cui vengono rilasciate le trote sono generalmente i seguenti: Vandura, Vandurella, Ghebo Mussato, Molina, Ceresone, Tergola, Armedola, Contarina, Vica Cappella.

Oltre a materiale ittico acquistato dalla Provincia, nelle acque interne viene rilasciato anche materi ale costituente gli "obblighi ittiogenici". E’ opportuno ricordare che per “obblighi ittiogenici” si intende l’attività di ripopolamento ittico dei corsi d’acqua a seguito degli sfruttamenti delle risorse idriche da parte dei concessionari di derivazioni d’acqua, che sono tenuti a provvedere a proprie spese a tale adempimento (art. 10 t.u. del 08.10.1931 n. 1604). Gli “obblighi ittiogenici” sono gestiti da Veneto Agricoltura, con cui la Provincia collabora nell’attività di pianificazione ed effettuazione delle semine.
Per l'espletamento degli obbighi ittiogenici vengono seminati avannotti di trota fario nelle acque della zona A; nei corsi d'acqua in zona B vengono seminate giovani tinche e lucci.

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