mostra luigi marano

Figure zoomorfiche e surreali di ispirazione mediorientale in omaggio ai XXXII Giochi olimpici di Tokyo 2021. Con 5 opere realizzate su lastre di alluminio alte 1 metro, Luigi Marano, artista eclettico, cosmopolita e ispirato da surreali avanguardie, questa volta ha deciso di arricchire le sue creazioni con l’effetto speciale dell’altezza. Si chiama Zoolympia ed è un’opera unica allestista in T20th a quasi cento metri, la terrazza al ventesimo piano del Net-Center di Padova. Una visuale ad alto impatto scenico che consente allo sguardo di estendersi da Padova fino alla Laguna, alle Alpi e ai Colli Euganei. L’evento è realizzato con il patrocinio della Provincia di Padova e con la collaborazione e il contributo di Gruppo Eniac SpA SB, che ospita la mostra, e della Cantina Col Vetoraz di Valdobbiadene.
“Padova è una città ricca di arte e di talenti – ha detto il presidente della Provincia di Padova Fabio Bui – il fermento culturale che si respira nei nostri luoghi è ben valorizzato da un’iniziativa come questa, capace di coniugare sia la bellezza dell’opera in sé, sia lo scenario che la ospita. L’idea di scegliere una location come T20th, a quasi cento metri di altezza, riuscirà sicuramente ad attrarre la curiosità, lo sguardo e l’ammirazione. Un messaggio forte perché ci insegna ad amare tutto di Padova, non solo il suo centro, le piazze o gli angoli storici. Anche i quartieri più urbanizzati e destinati solitamente al lavoro o ai servizi, hanno un fascino nascosto e ringrazio Luigi Marano per averne esaltato la bellezza già di per sé disarmante”.
“Lo sport e l’arte hanno le stesse radici e sono figli degli stessi genitori: passione e dedizione – ha detto Luigi Marano – Con queste mie opere ho voluto rendere omaggio ai Giochi Olimpici e soprattutto agli atleti che con pazienza, costanza e duro lavoro affronteranno le gare iridate. Un omaggio che intende celebrare in modo particolare le discipline dell’atletica leggera, spesso ai margini del palcoscenico mediatico, ma che forgiano il corpo e l’animo umano più di qualsiasi altro sport. Orgoglioso di essere italiano – ha concluso l’artista – dedico queste mie opere ai campioni della nostra meravigliosa Nazione.”
Artista di formazione classica, pianista e giurista, Marano ha studiato design a New York negli anni ’90 respirando a Soho il fervore di surreali avanguardie.
“Il Gruppo Eniac spa è una Società Benefit – ha sottolineato Paolino Piccolo, presidente di Eniac spa - La nostra strategia è mirata a un nuovo imprinting nell’oggetto “sociale”, la nostra attività persegue finalità di beneficio comune e opera in modo responsabile sostenendo persone, ambiente, enti e attività culturali. Abbiamo perciò accettato con entusiasmo l’invito a ospitare la mostra Zoolympia. L’arte, e la cultura in generale, sono opportunità che il mondo dell’impresa deve saper cogliere e valorizzare: sono stati i mercanti, ossia gli imprenditori dell’epoca, a fare grande la Padova del Trecento, ora tocca a noi fare la nostra parte per trasformare Padova in una capitale del Terzo Millennio. A giorni sapremo se Padova avrà la nomina di Urbs Picta: speriamo che questo evento porti fortuna alla nostra città!”
Marano ama reinterpretare miti classici e icone senza tempo, utilizzando pastelli, carboncini, polveri di gesso e grafite, trattati su tela, fogli vintage o su carta intessuta a trama di cotone, sino a rendere raffinate elaborazioni cromatiche ed effetti tridimensionali. Cosmopolita, si è trovato a risiedere in Africa (Kenya, Namibia e Ruanda), in Medioriente (Iraq, Afghanistan e Giordania) e a vivere in Turchia per tre anni, dove ha seguìto l’istinto di lasciarsi ispirare da miti ancestrali delle regioni anatoliche, assorbendone colori e simbolismi.
“Col Vetoraz è felice di sostenere la bellezza in ogni sua forma – ha sottolineato Paolo De Bortoli co-titolare di Col Vetoraz- del resto la bellezza è parte della nostra storia, della nostra azienda: le colline in cui sorge Col Vetoraz, le colline di Valdobbiadene e Conegliano, sono state trasformate dal lavoro dell’uomo in vere e proprie opere d’arte riconosciute come patrimonio dell’Unesco. Del resto, il Valdobbiadene docg è frutto di una combinazione perfetta tra lavoro e passione, tra dedizione e perseveranza, tra terra e clima e rende ogni bottiglia prodotta un piccolo capolavoro. Non nego, con un pizzico di orgoglio e anche di nostalgia, che sono particolarmente felice di essere partner di questo evento che celebra i giochi olimpici visto il mio passata da atleta.”
L’artista ha partecipato a Rovigo alla Biennale d’arte contemporanea nel 2019 ed esposto sue collezioni personali in spazi d’arte del Comune di Padova. Tra i vari riconoscimenti, ha ottenuto una “segnalazione” al concorso Urbs Picta di Padova e, a febbraio 2021, anche una “menzione speciale” alla 18^ edizione del premio OpenArt organizzato alla Biblioteca Angelica di Roma in collaborazione con la Galleria d’Arte “Margutta”. La sua opera “Sphynx” (tecnica mista, 2019) è stata pubblicata nella raccolta di racconti “Il Gatto di Maometto” di Giovanni Canova (ed. Centro Internazionale della Grafica di Venezia). L’opera “Centaurus” (tecnica mista, 2020) è stata pubblicata nel romanzo “Storia di Salomone e Bilqis Regina di Saba” di Giovanni Canova (ed. Centro Internazionale della Grafica di Venezia). I lavori più rappresentativi di Marano vengono periodicamente pubblicati nelle principali riviste d’arte, cultura e informazione.

03/07/2021