Ha preso il via alla Fiera di Padova l'edizione 2019 di Auto e Moto d'Epoca, il salone internazionale dedicato alle più belle vetture di tutti i tempi. Al taglio del nastro, ha partecipato anche il presidente della Provincia di Padova Fabio Bui. "Siamo di fronte a una rassegna che richiama in città decine di migliaia di visitatori, italiani e stranieri - ha detto - è senza alcun dubbio una vetrina unica sia per espositori, acquirenti e appassionati, ma anche per il volano che crea in ambito turistico e di immagine. I numeri che girano attorno a questo Salone sono infatti sempre sorprendenti grazie alla capacità di proporre una manifestazione che sa coniugare lo specifico interesse degli addetti ai lavori alla voglia di sognare di tutti noi “semplici” visitatori. È inutile negarlo: le auto e le moto di ieri e di oggi sono opere d’arte, di design e tecnologia che sanno catturare l’emozione di tutte le generazioni. È bellissimo vedere come in fiera arrivino famiglie, nonni con nipoti, genitori con figli piccoli e adolescenti. Tutti con gli occhi che brillano chi per qualche ricordo, chi per la bellezza di ciò che si può ammirare. Le auto fanno sognare, non per capriccio o sfoggio di ricchezza, ma perché sono parte di noi, della nostra vita, della nostra storia. E poi ci sono i nuovi trend del mercato e dell’innovazione, diventando anche il punto di riferimento per chi ha intenzione di investire i propri sacrifici in una nuova auto. Tra l’altro è forte il legame tra Padova e le vetture d’epoca: quest’anno si festeggiano anche i 100 anni dalla scomparsa di Enrico Bernardi, il matematico padovano che fondò a Padova, negli stabilimenti della Fiera, la Fiam, prima fabbrica di automobili al mondo. In pochi sanno che nei primi del Novecento, a visitare questo gioiello, arrivò Giovanni Agnelli che dopo qualche tempo acquistò i brevetti portando a Torino ciò che Bernardi ebbe il genio di inventare. Storie di padovani illustri che abbiamo il dovere di ricordare e tramandare ai ragazzi quali esempi eccellenti del nostro territorio. Come Provincia rivolgo il mio personale apprezzamento per chi, con questa iniziativa, si sta impegnando a perfezionare, ogni anno di più, un salone che è uno dei simboli dell’eccellenza Italiana. Così come lo sono queste vetture senza tempo, queste “signore” di immortale eleganza, costruite nel secolo scorso ma capaci, oggi più che mai, di farci sognare", ha concluso Bui.