Il primo marzo, in Sala Anziani del Municipio, si apre un ciclo di 6 conferenze sul tema il Parco delle Mura e delle Acque di Padova. Il Parco non è inteso solamente come ambito di valorizzazione di un monumento storico di primaria importanza e come fascia di verde e di percorsi del tempo libero per la città, ma anche come punto di riferimento provinciale e regionale per gli itinerari del turismo dolce del Veneto centrale.
Alla conferenza stampa di presentazione del progetto hanno partecipato: Vincenzo Gottardo, vicepresidente della Provincia di Padova, Maurizio Marzola e Vittorio Spigai, Comitato Mura di Padova, Andrea Micalizzi, assessore alla valorizzazione del Parco delle Mura del Comune di Padova, Giovanna Osti, presidente Ordine Architetti e i rappresentanti del settore turismo.
Le conferenze - organizzate dal Comitato Mura in collaborazione con l’Ordine Architetti di Padova e del Master IUAV "BEAM-Architettura sostenibile", con altre Associazioni cittadine e con le Università di Padova, Venezia e Bocconi di Milano - si terranno tutti i venerdì dal 1 marzo al 5 aprile compresi, con inizio alle 17 e termine alle 19,30.
“Il grande fermento che si sta muovendo su questo progetto – ha detto Vincenzo Gottardo – così come su tutto ciò che riguarda il sistema ciclabile e navigabile del nostro territorio, mi fa capire che siamo sulla strada giusta. La Provincia di Padova negli anni ha lavorato e investito moltissimo sugli itinerari ciclabili realizzando un’importante rete di grandi arterie dedicate alla bicicletta e ai percorsi pedonabili. Se riusciremo ad arricchire tutto questo con un ulteriore percorso che valorizzi le mura di Padova, gli alvei e la rete fluviale del territorio padovano, avremo davvero fatto “centro” perché per storia, cultura, offerta turistica e posizione geografica, Padova può essere il polo attrattore da cui si dipanano tutti i percorsi. Per questo come Provincia stiamo dando supporto a ogni iniziativa che vada in questo senso. Credo sia arrivato anche il momento di aggregare un po’ tutte le iniziative che sono già state fatte e progetti come questo hanno il merito di unire le forze e proseguire su questa strada per fare del territorio padovano un fiore all’occhiello del turismo e della mobilità lenta di levatura europea”.
L’iniziativa, con il patrocinio della Regione Veneto, della Provincia di Padova e del Comune di Padova, si concluderà il 5 aprile con una tavola rotonda a cui parteciperanno esponenti di Regione, Provincia e Comune, nonché rappresentanze della Fondazione CARIPARO, della Camera di Commercio e delle Università di Padova, Venezia e Milano, protagonisti e imprenditori del settore turistico, rappresentanze degli ordini professionali e delle numerose categorie del turismo sostenibile e dell'accoglienza coinvolte.
“Siamo estremamente orgogliosi di questa operazione - ha detto Maurizio Marzola - che stiamo portando a compimento grazie al contributo della Provincia di Padova, della Regione Veneto e del Comune di Padova. Un progetto che porta alla luce le grandi potenzialità turistiche che potrebbero emergere se si costituisse una rete. Il territorio è ricco di elementi urbani, naturalistici e idrografici che tutti insieme, pur non essendo un piano complessivo, sono degli attrattori del turismo. Lo scopo è quello di cogliere tutti quei livelli di fruizione che, partendo dal sistema bastionato della città, esploda nel territorio lungo degli assi privilegiati. Dobbiamo cercare di mettere insieme i soggetti che potrebbero dare un aiuto notevole a creare in questa zona del Veneto un forte indotto economico, attrattore turistico che potrebbe portare anche sviluppo dell’occupazione”.
Tenuto conto che il Comune di Padova da tempo ha iniziato la progettazione per il restauro di alcuni consistenti tratti di Mura e che sono in corso le concertazioni e la progettazione per aree estese e urbanisticamente importanti a cavallo delle Mura stesse (dal Giustinianeo a S. Massimo, Caserme Piave e Prandina, Selvatico, Campo Marzio, Alicorno e Bassanello, via Bronzetti e via Sarpi, P.zzale Boschetti), il Comitato Mura e altre associazioni, in collaborazione con le Università, stanno da tempo portando avanti un progetto multidisciplinare che, dalla scala territoriale a quella edilizia, si prefigge di rendere più consapevoli i cittadini, i responsabili degli Enti e gli operatori economici, delle potenzialità culturali, ambientali e turistico-occupazionali del Parco.
Tutto ciò tenendo conto dei 7 possibili livelli di fruizione del Parco (ciascuno dei quali sarà oggetto delle diverse giornate del convegno) e del significato che il Parco potrebbe assumere, oltre che per la vita cittadina, per il contesto provinciale, come anello di raccordo dei percorsi del turismo dolce che sempre più interessano la corona dei Comuni attorno al capoluogo.
Il progetto a breve termine prevede l’attivazione di tre punti di informazione, documentazione, assistenza e ristoro, situati nelle immediate prossimità delle mura rinascimentali: rispettivamente in Barriera Trento (nell’intorno del TORRIONE IMPOSSIBILE), a S. Massimo-ex Macello (nel vasto comprensorio di CASTEVECCHIO-TORRIONE BUOVO) e al Bassanello (nella imponente struttura del TORRIONE ALICORNO e giardini contigui). Luoghi di partenza e di arrivo per fruitori della città di Padova e dei comuni limitrofi, e per il turismo dolce proveniente dalla rete ciclabile veneta, in prospettiva europea.
L’HUB NORD (Barriera Trento - TORRIONE IMPOSSIBILE) riceve le ciclabili dal settore nord (corsi del Muson e medio Brenta), da Nord-Est alle porte di Padova: itinerario regionale Asolo, Treviso, Piombino Dese, Loreggia, Camposampiero, Campodarsego, Vigodarzere, PD.
L’HUB EST (S. Massimo-ex Macello - TORRIONE BUOVO) accoglie le ciclabili dal settore est (corsi del Canale Piovego e Naviglio del Brenta, Canale Roncajette), da Est e da Sud-Est alle porte di Padova: itinerario regionale Venezia, Mira, Dolo, Strà, Noventa, PD e da Sud-Est alle porte di Padova: itinerario Chioggia, Correzzola, Pontelongo, Bovolenta, Casalserugo, Legnaro, Ponte S. Nicolò, PD.
Infine, l’HUB SUD (Bassanello - TORRIONE ALICORNO) è rivolto ai flussi delle Ciclabili da Nord e Nord-Ovest: itinerario regionale Bassano, Nove, Carmignano, Grantorto, Piazzola sul B., Campodoro, Limena, PD. e da sud (Canale Battaglia), sino al Bassanello e da Sud-Ovest: itinerario Ostiglia, Legnago, Montagnana, Este, Monselice, Battaglia, Montegrotto, Abano, PD.
“Attualmente – ha concluso Vittorio Spigai – benché il Comune di Padova abbia realizzato importanti lavori di restauro, le mura sono poco percepibili dalla popolazione, mentre si potrebbe restituire un’immagine complessiva. In attesa che venga ultimato il lavoro di recupero, è possibile partire con tre punti di informazione e di supporto al turismo dolce, in modo da accogliere i visitatori anche grazie alla collaborazione di associazioni e programmi che inizino a irrorare di funzionalità e di vita collettiva l’attività sulle mura”.