Nel 1973, il Comune e la Provincia di Padova, insieme alla Camera di Commercio e alle Ferrovie dello Stato, fondarono la Interporto Merci S.p.A. Oggi, dopo cinquant'anni, l'interporto di Padova è diventato un punto di riferimento che ha pochi eguali in Italia ed Europa per la logistica intermodale ferro-gomma.
E a partire da oggi, grazie alle ultime novità annunciate presso Palazzo Bo, diventerà ancora più unico nel suo genere, un'autentica 'Tesla degli interporti'. L'arrivo di una gigantesca batteria di accumulo da 1 MW consentirà di fornire energia elettrica in modo continuo all'area in cui operano le 5 grandi gru a portale su rotaia, garantendo l'alimentazione dell'interporto anche durante la notte e supportando altre tecnologie, in particolare i sistemi di intelligenza artificiale che avranno un ruolo sempre più rilevante sia nella previsione che nella pianificazione delle attività. Negli ultimi 15 anni, sono stati investiti 100 milioni di euro in queste tecnologie.
In poche parole, questo distretto logistico rappresenterà una combinazione di energia rinnovabile, automazione e autonomia, conferendo una spinta aggiuntiva a un'area destinata a rivoluzionare ancora una volta il concetto di scambio merci in questa parte d'Europa.
"Questo progetto sperimentale", ha spiegato Roberto Tosetto, Direttore Generale di Interporto Padova, "ci permetterà di raggiungere la totale autonomia energetica, che rappresenta la nostra prossima sfida insieme all'automazione, già in corso. Dal mio punto di vista, il segreto sta nell'ottimizzare le strutture esistenti, aumentando l'indice di rotazione. Abbiamo già ottenuto risparmi e benefici ambientali grazie a questa strategia tecnologica che abbiamo avviato qualche anno fa e che sta dando i suoi frutti. Vogliamo quindi continuare in questa direzione". Tuttavia, Interporto non dimentica qual è il suo obiettivo principale: l'aspetto commerciale. "È un aspetto che stiamo sviluppando molto; i numeri economici sono importanti perché ci permettono di avere risorse per ulteriori investimenti. La strategia commerciale è fondamentale perché operiamo in un mercato libero senza sovvenzioni. Sono lieto di dire che, nonostante siamo un'azienda a partecipazione pubblica, abbiamo risultati eccellenti".
I conti in ordine suscitano grande soddisfazione anche nel presidente della Provincia di Padova, Sergio Giordani, che ha partecipato all'evento, oltre ad aver ricoperto in passato la carica di presidente di Interporto: "Già anni fa, Interporto era gestito in modo eccellente. Questa è una realtà che incrementa il fatturato e il personale ogni anno. Quando un'azienda è gestita correttamente, indipendentemente se sia pubblica o privata, funziona. Inoltre, l'interporto svolge un ruolo fondamentale, poiché riduce notevolmente la quantità di container sulle strade, garantendo sostenibilità, ecologia e sicurezza. Ancora oggi, rimango emozionato quando vedo quelle gru, nonostante sia passato tanto tempo".
Per celebrare questo traguardo, Palazzo Bo ha ospitato tutti i presidenti che si sono succeduti nell'interporto lungo la sua storia e ha organizzato una tavola rotonda sulle sfide dell'intermodalità, alla quale hanno partecipato Roberto Tosetto, Direttore Generale di Interporto Padova, Zeno D'Agostino, Presidente AdSP del Mare Adriatico Orientale (Porto di Trieste), Sabrina De Filippis, Amministratore Delegato di Mercitalia Logistics, Fulvio Lino Di Blasio, Presidente AdSP del Mare Adriatico Settentrionale (Porto di Venezia), Paolo Emilio Signorini, Presidente AdSP del Mar Ligure Occidentale (Porto di Genova), Elisa De Berti, Vicepresidente della Regione Veneto, e il moderatore Massimo De Donato, conduttore radiofonico di "Contamer" su Radio24.
Numeri di Interporto Padova:
2.000.000 mq di area logistica complessiva
1.100.000 mq di area di proprietà
300.000 mq di magazzini coperti e uffici
520.000 mq di infrastrutture ferroviarie e terminalistiche gestite internamente
300.000 mq di terminal intermodale di proprietà
13 MWp di energia pulita prodotta mediante fotovoltaico