Il consigliere provinciale Alessandro Bisato firma simbolicamente il cartellone del cantiere all'ex macello japelliano, già Liceo artistico "Selvatico"

Oggi è iniziato ufficialmente il primo lotto di lavori al Liceo Artistico "Selvatico" di Padova: il cantiere resterà aperto per 550 giorni, l’ammontare del contratto per opere appaltate è di 3,5 milioni di euro. L'edificio monumentale subirà un importante intervento di restauro per valorizzarne la valenza storica, il rapporto con le mura cinquecentesche e con il fiume Piovego; ci saranno inoltre sostanziali adeguamenti normativi e funzionali per consentire il ritorno degli studenti del Liceo Artistico.

L'intervento è tra quelli finanziati con il PNRR Next generation EU. Il totale del quadro economico del progetto del primo lotto dei lavori è di 5.753.866,98 euro, di cui 2.250.000 come contributo della Fondazione Cariparo, e 500 mila euro da parte del Comune di Padova che verranno destinati alla nuova pavimentazione del colonnato esterno, alla sistemazione dell’area golenale e alla pista ciclabile che collegherà il Selvatico al Portello; a queste risorse si aggiungono altri 950 mila euro da parte del Ministero dei Beni culturali per la messa in sicurezza sismica delle opere d’arte.
 
L'impegno della Provincia per il Liceo Selvatico è ancora più ampio: infatti, proprio in queste ore gli uffici stanno ultimando le procedure per avviare l’appalto per la realizzazione del secondo lotto funzionale, concentrato sulla “Ristrutturazione e l'adeguamento funzionale dell'Ala est”, prossimo alla fase di gara per l’individuazione dell’impresa. Un impegno di sette milioni di euro.

La consegna simbolica delle chiavi e la firma del verbale del cantiere sono avvenute sul lato di Largo Meneghetti, nel cuore storico dell’edificio, la “rotonda” dell’Ex Macello Jappelliano. Questo grande spazio colonnato vedrà il restauro della cupola con riproposizione del lucernario in vetro del 1911, e delle colonne in pietra; la pavimentazione in palladiana presente al centro della rotonda sarà conservata, mentre la pavimentazione cementizia dello spazio colonnato, fessurata e degradata, verrà rifatta con una pavimentazione in battuto di cemento con idonee fughe per evitarne la fessurazione. I lucernai presenti saranno sostituiti con nuovi lucernai.

Il Consigliere provinciale Alessandro Bisato (Istruzione, Edilizia scolastica) è intervenuto ricordando che l'avvio dei lavori al Liceo Artistico "Selvatico" “rappresenta un momento di grande importanza per la città di Padova e per la comunità scolastica e culturale. Il totale dell'investimento, che include il primo e il secondo lotto di interventi, supera i 12 milioni di euro. Questo dimostra l'impegno delle istituzioni della Provincia e del Comune nel preservare e valorizzare il patrimonio storico-artistico di Padova, di cui il "Selvatico" è un esempio irrinunciabile. Il cantiere rispetta la storia in due modi: attraverso un restauro conservativo dell'opera di Giuseppe Jappelli e adeguando l'edificio per ospitare la scuola, rispettando la sua seconda vita dopo il 1910. Non si tratta di un intervento isolato volto solo alla conservazione del bene monumentale, ma è parte di uno scenario più ampio di sviluppo urbano che mira a eliminare il Prefabbricato e a riqualificare le pertinenze circostanti. Alla fine dei lavori, l'utilizzo delle nuove strutture sarà più armonioso e funzionale all'interno del parco del Canale Piovego, riqualificando l'area e mettendola maggiormente in connessione con il verde esistente. L'avvio dei lavori al Liceo Artistico "Selvatico" rappresenta non solo l'apertura di un cantiere, ma anche la nuova vita della scuola nel pieno rispetto di due secoli di bellezza”.

Andrea Micalizzi, Vicesindaco di Padova, ha evidenziato la sinergia dietro questo risultato: “La presenza di tante persone con ruoli diversi oggi qui, dalle Istituzioni, alla Scuola, agli Amici del Selvatico testimonia il valore anche affettivo oltre che storico e il profondo rapporto che c’è tra la città e questo edificio. C’è un elemento importante da sottolineare: la capacità di questa città e di questo territorio di fare sinergie.  Sono tantissimi i soggetti che a vario titolo e in ambiti diversi si sono mossi per arrivare al restauro del Selvatico e tra questi voglio ricordare Elio Armano e gli Amici del Selvatico che hanno svolto costantemente una azione di pungolo, in modo sempre propositivo e mai solo critico, per superare gli ostacoli che avevano fino ad adesso impedito una soluzione. La capacità del territorio di fare sinergia è quindi l’elemento che ci sta permettendo di ottenere anche questo risultato che la città insegue da anni. È una storia simile ad altre che riguardano diversi interventi in questa città, e che adesso grazie ai fondi del PNRR ci permette di far partire tante opere. Siamo tra le città che hanno saputo avviare il volume più significativo di interventi, proprio perché avevamo tanti progetti, ben fatti, già pronti, che hanno potuto quindi beneficiare dei finanziamenti del PNRR e dei fondi aggiuntivi e complementari disposti dal Governo. I.l Selvatico è un’altra perla che la città potrà riavere in pochi anni".

Il Vicepresidente della Fondazione Cariparo, il prof. Donato Nitti, ha così commentato durante l’incontro: “Per noi questo restauro ha un duplice significato: un recupero di un patrimonio storico e artistico della città da una parte, e un occhio di riguardo per la scuola e per i giovani dall'altra. Le due cose trovano una sintesi in questo intervento, e la speranza è che in un paio d'anni i lavori si concludano. Ribadisco che la fondazione sosterrà sempre questo tipo di iniziative, centrano perfettamente una delle nostre missioni fondamentali”.

Questo importantissimo progetto di tutela è stato portato avanti grazie alla collaborazione di tutti”, ha spiegato Monica Pregnolato, della Soprintendenza di Padova. “Penso al gruppo insegnanti e ai dirigenti, a tutti coloro che hanno fortemente creduto al recupero e alla valorizzazione di questo luogo e alle sue collezioni: esse sono il cuore di questo istituto, ciò che distingue questo cantiere: ha uno specifico eccezionale anche rispetto a tanti altri cantieri, pure importanti, di Padova“.

Il sentimento principale della nostra scuola è la gioia” ha esordito il dirigente scolastico del “Selvatico”, Enrico Ghion. “Quando venni qui, dovetti subito pensare al trasferimento di tutti; ora finalmente inizia un percorso per il ritorno qui dell’istituto, e sarà una scuola aperta alla città, consapevole del luogo. Anche io applaudo alla sinergia che c’è stata, la scuola si è adoperata anche come strumento per promuoverla, renderla possibile”.

Le parole del dirigente scolastico hanno trovato eco in quelle del Provveditore agli Studi di Padova, Roberto Natale: “Non potevo non essere qui, all’inaugurazione dei lavori di restauro di questa sede. Ai miei saluti aggiungo la gioia, l’entusiasmo di tutto l’insieme delle scuole padovane. È una giornata importante, che raccoglie i frutti di un intenso lavoro e consentitemi di ringraziare tutte le istituzioni, perché questi lavori restituiranno all’edificio la sua funzione di scuola. Non era scontato che una sede così prestigiosa venisse confermata con questo investimento importante nella destinazione ad uso scolastico”.

Il maestro Elio Armano è intervenuto a conclusione e non poteva essere altrimenti per chi, da sempre, ha rappresentato la volontà ferrea di recuperare il “Selvatico”: “Oggi inizia un cantiere edilizio, la sua finalità è quella di tornare ad avere un altro cantiere, quello che è sempre stato: un cantiere di creatività. Questo edificio è sopravvissuto a tutto, ai bombardamenti, alle alluvioni, ora saremo vicini, costruttivamente attenti, perché torni ad essere la scuola che ha prodotto tanta cultura di questa città”.

[nella foto in basso, il momento di consegna simbolica delle chiavi del cantiere: al centro, il Consigliere Bisato, il dirigente scolastico Enrico Ghion che lascia le chiavi della scuola ad Antonio Ferrara, titolare della società vincitrice dell'appalto che realizzerà i lavori di restauro]

GLI INTERVENTI PRIMARI SULL’EDIFICIO

Restauro delle facciate
Ripassatura con parziale rifacimento delle coperture
Parziale sostituzione di serramenti in legno, in ferro, in acciaio; manutenzione e restauro dei serramenti storici
Rifacimento dei controsoffitti
Parziale rifacimento delle pavimentazioni; restauro e manutenzione pavimenti storici
Rifacimento degli impianti elettrici
Rifacimento degli impianti meccanici
Rifacimento dell'impianto idrico-sanitario e di tutti i servizi igienici
Rifacimento degli impianti speciali e antincendio
Nuove controparti perimetrali interne
Restauro delle superfici decorate
Installazione di lucernai
Consolidamento strutturale delle coperture
Consolidamento delle murature
Nuovi ascensori e montacarichi
Nuova scala di distribuzione ed emergenza

I NUMERI
TOTALE QUADRO ECONOMICO DEL PROGETTO: 5.753.866,98 euro
Contributo Fondazione Cariparo: 2.250.000,00 euro
Oltre il contributo del Ministero dei Beni Culturali: 950 mila
Durata dei lavori: 550 giorni
 

08/06/2023