La mafia si nutre di silenzio e assuefazione. Si annida e cresce quando si innescano alcuni fattori concomitanti: la crisi di valori di chi si rassegna a pensare che “tanto funziona così”, la troppa burocrazia che facilita l’accesso ai sistemi di corruzione, la sfiducia verso le istituzioni che alimenta l’omertà. Prolifera nei territori dove c’è ricchezza e dove la smania di fare soldi facili si antepone alla fatica del lavoro quotidiano. Per troppo tempo abbiamo continuato a pensare che la nostra regione, le nostre province e città, fossero immuni da questi fenomeni e da queste mentalità. Abbiamo preferito chiudere gli occhi finendo per non vedere che i padrini, i capibastone, i numeri di telefono “giusti” da chiamare per avere protezione o favori, i sindaci e i professionisti che rispondono a famiglie e sistemi mafiosi, esistono anche da noi.

Siamo arrivati al dunque: o iniziamo ad alzare un muro culturale contro le mafie, contro questi sistemi di pensiero e di vita, oppure ne saremo per sempre travolti.

La Provincia di Padova si schiera per la libertà, la democrazia e il lavoro onesto. Per questo ho personalmente firmato l’appello del Corriere del Veneto scritto dal coordinatore nazionale di Avviso Pubblico Pierpaolo Romani. É un documento che invito davvero tutti, sindaci e cittadini, a sottoscrivere tramite il sito Change.org. Dobbiamo dare un segnale forte e dobbiamo continuare a parlare di mafia e di camorra anche quando i riflettori dell’inchiesta di Eraclea si spegneranno. La reazione deve partire dal basso e deve coinvolgerci tutti, in particolare gli studenti e le scuole perché solo la cultura e l’educazione sapranno tenere lontano questo virus dai nostri territori.

Ai nostri figli dobbiamo chiaramente insegnare ciò che è giusto e ciò che è sbagliato: la via per realizzarsi nella vita si chiama onestà. Non è la strada più semplice, ma è l’unica che ci consente di vivere liberi e con dignità. É facile dire “no” quando va tutto bene, più difficile farlo quando le cose non girano. Per questo bisogna investire nell’educazione civica e nei valori etici.

L’invito è rivolto a tutti i cittadini: facciamoci sentire per dire “no” alle mafie.  
 

Fabio Bui
Presidente della Provincia di Padova

26/02/2019