Si terrà lunedì 29 ottobre alle 10 all’Auditorium del liceo artistico Modigliani in via Degli Scrovegni a Padova il seminario su “Padova medaglia d’oro per il valore sanitario espresso durante la Grande Guerra”. Ne parleranno Maurizio Rippa Bonati, docente di Storia di Medicina dell’Università degli Studi di Padova e Giampietro Avruscio, presidente del Comitato costituito per queste celebrazioni.
Padova è stata definita “Capitale al fronte” e “Città della Pace” per aver ospitato dapprima l’enturage reale, i comandi militari italiani e stranieri e infine, le delegazioni che firmarono l’armistizio. Padova si distinse nell’assistenza sanitaria. Furono allestiti in tempi brevissimi ottomila posti letto distribuiti in una ventina di ospedali, riuscendo alla fine del 1916 a sopperire alla carenza di medici al fronte provenienti da tutte le Università italiane.
E’ stata approvata all’unanimità dal Consiglio anche la mozione sul riconoscimento alla città di Padova della medaglia d’oro per il valore sanitario espresso durante la Grande guerra, presentata dal Vicepresidente Fabio Bui.
“Come Provincia, dichiara il presidente della Provincia di Padova Enoch Soranzo, abbiamo promosso e realizzato in questi anni, in sinergia con diverse Istituzioni pubbliche, numerosi eventi per celebrare il Centenario della Grande guerra. Per questo abbiamo accolto con piacere l’invito del Comitato “Padova medaglia al Merito della Sanità Pubblica” perché alla città venisse riconosciuta una così importante onorificenza, per ricordare la realizzazione, nel 1916, dell’unica Scuola Medica di Guerra universitaria in Italia. Il persistere di un elevatissimo numero di feriti rese necessario, in quell’anno, un aumento di medici militari e, dopo un interessante esperimento di corsi accelerati dedicati agli studenti in armi messo in pratica a S. Giorgio di Nogaro, proprio Padova risultò la sede ideale per una Scuola Medica di Guerra. In città conversero così tutti gli studenti di Medicina idonei al servizio militare iscritti agli ultimi quattro anni di corso in tutte le università italiane, che soltanto a Padova avrebbero potuto ottenere il diploma di laurea e il grado di Sottotenente medico. Nei primi giorni di dicembre 1916 giunsero in città, da tutta Italia, 1332 studenti universitari che costituirono il “Battaglione di studenti di Medicina e chirurgia” o “Battaglione universitario”. Credo sia giusto quindi che, nel centesimo anniversario dell’Armistizio, Padova e la sua Università vengano insignite del giusto riconoscimento per i valori espressi in campo sanitario e didattico, eccellenze che ancora oggi le distingue a livello mondiale.”