“La Provincia di Padova è in salute, ma nel panorama generale non è un dato così scontato. Grazie all’attento lavoro di squadra siamo riusciti a raggiungere un buon livello in termini di bilancio ed efficienza e oggi molti guardano Padova come una Provincia di riferimento. Per il prossimo anno ho a cuore tre priorità: gli istituti scolastici, il Centro Unico di Committenza e i progetti europei”. E’ quanto ha detto il presidente Fabio Bui, in apertura della consueta conferenza stampa per uno scambio di auguri che si è svolta a Palazzo Santo Stefano. All’incontro erano presenti i consiglieri delegati Alessandro Bisato, Vincenzo Gottardo, Matteo Turetta, Elisa Venturini.
“Il 2019 sarà un anno in cui cercheremo di dare risposte ancora più incisive e concrete ai cittadini. Il mio obiettivo è quello di fare un intervento all’anno per ciascun plesso scolastico, dando priorità non solo alle opere relative alla sicurezza, ma anche a quelle che producono risparmio energetico. In questi anni è stato investito molto sulla viabilità, per l’esecuzione e la compartecipazione ai lavori per la realizzazione delle opere con i Comuni. Quasi 6 milioni solo nell’ultimo anno.
Ora vorremmo dedicare l’attenzione a un altro bisogno che diventa un obbligo, quello di dare dignità e sicurezza alle scuole. Il prossimo anno investiremo almeno 6 o 7 milioni per realizzare questo obiettivo. Ho già iniziato un sopralluogo presso gli istituti scolastici e conto di concluderlo a febbraio. Abbiamo istituti che devono essere completamente adeguati alle indicazioni di efficientamento energetico. Programmando almeno un intervento per ciascuna scuola e cercando di mettere a sistema tutti gli edifici, dismettendo quelli obsoleti, si poterebbero realizzare dei campus in zone adeguate e servite dai trasporti.
Quella che oggi è una spesa, credo che in pochissimo tempo potrebbe diventare una risorsa. Investire nelle scuole significa investire nel futuro dei nostri ragazzi, offrendo a loro dei luoghi sicuri e dignitosi.
Per quanto riguarda il Centro Unico di Committenza devo dire che la riforma in materia di appalti e contratti, ha implementato lo svolgimento delle funzioni di stazione appaltante per i Comuni convenzionati con la Provincia. Questa struttura è proiettata a rendere più efficiente e rapido il servizio, anche se il settore soffre per la carenza di organico. Lavorerò affinché i 102 Comuni trovino un ufficio di riferimento che dia risposte celeri e professionali, perché credo che sia un elemento qualificante per l’Amministrazione provinciale come ente di coordinamento.
Anche i progetti europei mi stanno molto a cuore, perché oggi più che mai abbiamo bisogno di attrarre risorse sul territorio. Le Province, quali enti con funzioni di area vasta, esercitano tra l’altro attività di assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali. L’ufficio politiche comunitarie ha avviato quindi un’importante attività informativa nel territorio. Dobbiamo attrarre finanziamenti europei che non guardino solo alla specificità del piccolo Comune, ma ai bisogni di un’area vasta. Siamo la Provincia dei Sindaci e, azzarderei dire, una Provincia del fare che valorizza le diversità di ciascuno per esaltare la necessità dello stare assieme e raggiungere obiettivi comuni.
Noi oggi abbiamo davanti una straordinaria sfida che è anche un’opportunità: quella di dimostrare, con il nostro impegno quotidiano, che amministrare una comunità è il servizio più alto che possiamo offrire ai cittadini. Tutte queste azioni possono essere fatte solo se viene ripristinato un minimo rapporto di attenzione da parte del Governo verso le Province che oggi si stanno rivelando sempre più degli enti assolutamente necessari e sicuramente più operativi di altri per dare risposte concrete al territorio.