La violenza di genere, tema urgente, globale e strutturale, raggiunge un ulteriore livello di complessità quando si riferisce alle donne con disabilità. Donne che affrontano forme di violenza multiple, sia fisiche che psicologiche, spesso intensificate da barriere fisiche, sociali ed economiche. La loro condizione rende particolarmente difficile l'accesso ai servizi di supporto e rende il fenomeno meno visibile, anche a causa di stereotipi e pregiudizi. Gli ambienti domestici, che dovrebbero essere luoghi di sicurezza, possono diventare invece i principali teatri di violenza e abusi. In molti casi, la persona che agisce la violenza può essere anche quella responsabile della loro cura quotidiana, fatto che aumenta la difficoltà per la vittima di denunciare la situazione e di ottenere supporto.
Sul tema, che ad oggi non ha ancora ricevuto adeguata attenzione, è stato pubblicato un interessante articolo "Se la violenza di genere incontra la disabilità" scritto da Filippo Visentin per la rivista Superando.it: www.superando.it/2024/11/12/se-la-violenza-di-genere-incontra-la-disabilita/
Urge un approccio intersezionale alla questione della violenza di genere: le politiche pubbliche e le iniziative contro la violenza devono diventare veramente inclusive, tenendo conto delle esigenze delle donne con disabilità e lavorando su più fronti: migliorare la formazione degli operatori, aumentare le risorse economiche per l’accessibilità dei servizi e sensibilizzare la società per superare gli stereotipi che colpiscono le donne con disabilità, troppo spesso considerate “invisibili”.
La sfida è quella di creare un contesto dove tutte le donne possano sentirsi sicure e supportate, indipendentemente dalle loro condizioni fisiche o mentali. E per raggiungere questo obiettivo, è indispensabile una mobilitazione collettiva, fatta di consapevolezza, rispetto e azioni concrete.