inaugurazione gemona

Chi vuole incamminarsi lungo l’itinerario spirituale che collega Gemona, in Friulia Venezia Giulia fino a Padova ora potrà farlo. La “porta” più a nord del percorso dedicato a Sant’Antonio, è stata inaugurata nel luogo dove si trova la più antica chiesa che gli fu intitolata nel 1248, dopo il soggiorno del 1227. Da Gemona, per oltre 250 chilometri suddivisi in 11 tappe, cinque friulane e sei venete, si arriverà infine a Padova. All’inaugurazione ha partecipato per la Provincia di Padova, il presidente Fabio Bui. Erano inoltre presenti il guardiano del Santuario di Sant’Antonio di Gemona Fra Giovanni Battista Ronconi, il sindaco di Gemona del Friuli Roberto Revelant, l’assessore alla Cultura di Gemona del Friuli Flavia Virilli, Roberto Totonelli  membro dell’associazione “Il Cammino di Sant’Antonio” e Fra Oliviero Svanera, Rettore della Pontificia Basilica del Santo di Padova.
“A poche ore dal 13 giugno che per Padova e per tutti i fedeli è il giorno del Santo – ha detto il presidente Bui - apriamo questo percorso di fede, arte, storia e cultura che non si ferma nella nostra città. L’itinerario proseguirà poi verso la Sicilia, in un viaggio che ci porterà a rivivere l’arrivo, nel 1221, di Antonio nella nostra Penisola a seguito di un naufragio. Quando tutto l’itinerario sarà completato fino a Capo Milazzo, sono convinto che il Cammino di Sant’Antonio in Italia sarà uno dei più belli, se non il più bello, al mondo. Viaggiare camminando significa diventare un po’ pellegrini, riflettere e conoscere ritrovando l’umanità che ci circonda. Si aprono nuovi orizzonti, visivi certo, perché i panorami che una camminata tra i nostri magnifici borghi può regalare saranno unici soprattutto dopo questa pandemia, ma soprattutto si aprono orizzonti interiori. Io penso che chiunque si incamminerà in questo percorso, arriverà a Padova profondamente cambiato e noi siamo pronti ad accogliere tutti coloro che vogliono mettersi in cammino nel nome di un grande pellegrino e viaggiatore: quel Fernando nato a Lisbona che per tutti noi è Antonio da Padova”. 
    Il percorso può essere iniziato in autonomia seguendo le frecce col giglio bianco: i frati del Santuario gemonese rilasceranno a tutti coloro che iniziano il cammino un documento con “le credenziali del pellegrino”, dove appuntare pensieri e raccogliere timbri lungo la via. 

Questa la mappa delle 5 tappe in Friuli:

1° Gemona, Osoppo, L’Hospitale di San Giovanni a Majano;
2° San Daniele, Ragogna, Pinzano e Sequals;
3° Arba, Maniago e Montereale Valcellina;
4° Aviano, Budoia e Polcenigo;
5° Fanna, Fontanafredda, Sacile e Caneva.

Il progetto è stato avviato tre anni fa grazie a una rete di collaborazione tra diversi enti e associazioni: la Provincia di Padova, l’amministrazione comunale gemonese, il Santuario di Sant’Antonio di Gemona, i Frati della Basilica del Santo di Padova, Il Centro Studi Antoniani di Padova, l’associazione Il Cammino di Sant’Antonio, Antonio 20/22, l’Arcidiocesi di Udine, la Pieve Arcipretale di Santa Maria Assunta di Gemona, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia con tutti i Comuni interessati, la Regione Veneto con le Province e i Comuni attraversati dal Cammino, PromoTurismoFVG, l’Università degli Studi di Udine, il CIRF, il Gal Montagna Leader, il Cammino di San Cristoforo, la Romea Strata e la Pro loco Pro Gemona insieme a tutte le pro loco interessate nelle due Regioni.

11/06/2021