
Sono proprio dialoghi d’arte le opere realizzate dagli studenti dell’Istituto Modigliani di Padova che saranno esposte dal 30 aprile al 1 maggio a Palazzo Santo Stefano, sede della Provincia di Padova in piazza Antenore. Al taglio del nastro della mostra “Dialoghi – Modì d’arte” erano presenti i consiglieri provinciali Luigi Bisato, delegato alla Pubblica Istruzione e Cristian Bottaro, delegato alla Cultura, Giovanna Ferrari, dirigente Liceo Artistico Statale A. Modigliani, gli studenti artisti e curatori della mostra, oltre a molti docenti e un folto pubblico.
“Abbiamo voluto ospitare questa mostra a Palazzo Santo Stefano – ha detto Luigi Bisato - per aprire le porte alla cultura e alla bellezza, ma soprattutto per condividere uno spazio espositivo con gli studenti del nostro prestigioso Liceo Modigliani. Queste opere così originali, esposte in un luogo ricco di storia e suggestioni, creano un singolare contrasto, stimolano la sensibilità e regalano al visitatore momenti di distensione, profondità e umanità. La Provincia di Padova è lieta di ospitare una mostra che, attraverso l’arte, ripropone temi assolutamente attuali come la guerra, la parità di genere e l’ascolto”.
“E’ mia intenzione valorizzare il più possibile gli studenti e artisti locali – ha sottolineato Cristian Bottaro - ma soprattutto ospitarli a Palazzo Santo Stefano, per aprire questi luoghi istituzionali creando spazi che stimolino la curiosità, la conoscenza, la fantasia e la creatività. L’arte e la pittura sono espressioni della creatività, sono un linguaggio universale e senza tempo. Viviamo nell’epoca delle immagini digitali e della comunicazione virtuale: tornare a osservare e sognare con dipinti, aiuta a ritrovare l’essenza di ciò che siamo. Inutile dire quanto il ruolo della cultura sia fondamentale per la crescita di un patrimonio umano non soltanto locale ma universale, e quanto una politica di sostegno a queste realtà sia indispensabile per incrementare la ricchezza di una comunità”.
“Per noi – ha detto Giovanna Ferrari – la mostra rappresenta un’occasione di ripresa per uscire all’esterno e per non rimanere tra le mura scolastiche. La proposta della Provincia di Padova ci ha subito entusiasmato e ha stimolato i ragazzi e i docenti in una prova di competenza, una vera e propria co-progettazione. Una trentina le opere realizzate. Il tema era libero, ma sono emersi dialoghi interessanti tra arte e scienza, tra culture diverse, tra mondo scientifico e filosofia, in una varietà di tecniche espressive. Palazzo Santo Stefano ha dato delle suggestioni e sono scaturite opere singole e collettive. Per la pittura sono state realizzate opere ad hoc, mentre per la scultura sono state selezionate anche alcune produzioni già esistenti. L’esposizione offre diverse suggestioni, dal tema del rispetto per la differenza di genere a quello più attuale e drammatico della guerra. Gli studenti, guidati da un gruppo di docenti, hanno curato la scelta delle opere, la collocazione, l’allestimento, gli aspetti organizzativi, logistici e comunicativi in un lavoro a tutto tondo per la realizzazione completa dell’evento. E’ un’occasione davvero unica per i ragazzi che si sono sentiti ascoltati e valorizzati”.