Si è svolta domenica 18 settembre la cerimonia per ricordare il 150° anniversario della Fondazione delle Truppe Alpine curata dal gruppo di Piove di Sacco. Per la Provincia di Padova ha partecipato il consigliere delegato Monica Cesaro, assieme a molti sindaci e autorità presenti.

“Mi sono chiesta – ha detto Monica Cesaro - quali fossero le parole giuste per rendere omaggio ai valori di cui vi fate interpreti quotidianamente, con il vostro spirito di servizio nei confronti della collettività, ma credo sia impossibile racchiudere, nello spazio di un discorso, quei princìpi di solidarietà, altruismo e dedizione che ispirano ogni vostra iniziativa, portandovi sempre in prima linea laddove vi sia bisogno di aiuto.

Nell’epoca in cui si sente il bisogno, in ogni ambito della società civile, di esempi positivi, Voi rappresentate un riferimento di valori condivisi con delle caratteristiche uniche: la semplicità, l’immediatezza, l’umanità, il coraggio della responsabilità e l’onestà della coerenza in ogni scenario dove operate.

La bandiera che sventola quotidianamente nei palazzi istituzionali, non può essere un semplice rituale, ma il motivo per ciascuno di noi a sentirci impegnati per il nostro Paese e Voi, cari alpini, dovete aiutare in particolar modo gli uomini delle istituzioni a lavorare per un Paese che pur nelle difficoltà e differenze metta radici profonde nella condivisione.

La Penna Nera che identifica il vostro cappello rappresenta, sia per le giovani generazioni come per chi lo indossa fieramente da decenni, un’icona che racconta l’altissimo sacrificio del Corpo degli Alpini nelle due Guerre mondiali, la complessità delle missioni di pace e ricostruzione nei Paesi esteri segnati ancora oggi dalla violenza e dalla devastazione dei conflitti, il lavoro infaticabile che nel tempo vi ha condotto tra la gente, al fianco di chi ha perso ciò che aveva di più caro, in tutto il nostro Paese.

Al Corpo degli Alpini va quindi la nostra gratitudine perché nel vostro esempio di umanità e nel vostro spirito di fratellanza possiamo percepire e scegliere di seguire le tracce di una società migliore.

Viva gli Alpini, viva l’Italia”.