
All’inizio di questa settimana è stato effettuato il getto della soletta dell’impalcato del ponte sulla Roggia Contarina in località “Due Albere”, un'operazione che dà avvio alla fase finale dei lavori di rifacimento della struttura.
«Il getto della soletta dell’impalcato è un'operazione fondamentale che avvia la fase finale del cantiere – commenta Stefano Baraldo, consigliere della Provincia di Padova con delega alla Viabilità -. Si tratta infatti di un passaggio decisivo, che segna l’ingresso dei lavori nella fase conclusiva. Per questo cantiere, la gestione dei sottoservizi e le necessità legate agli enti terzi hanno inizialmente avuto effetti rilevanti sulle tempistiche, implicando ritardi non prevedibili nell’avvio dei lavori. Le tempistiche calcolate in fase progettuale si sono allungate notevolmente per circostanze esterne oggettive date dallo spostamento dei sottoservizi che erano in capo ad altri enti, ma non solo. Durante lo scavo, sulla Sp58 sono state rinvenute le fondazioni del primo ponte, che hanno richiesto operazioni aggiuntive.
Tuttavia, con le operazioni avviate a inizio settimana, riusciamo a fornire un’indicazione chiara sul termine dell’intervento: se non ci saranno imprevisti oggettivi, consegneremo il ponte il 14 febbraio, riaprendolo al traffico veicolare e restituendo così un’infrastruttura essenziale alla comunità.
Oltre alla maturazione della soletta, il collaudo finale dipenderà dalla stesura dell'asfalto, dal completamento del riposizionamento dei sottoservizi e dalla posa delle barriere stradali, operazioni che devono essere completate prima dell'apertura della strada».
L’ intervento rientra in un più ampio progetto di rifacimento degli impalcati dei ponti lungo le strade provinciali 27 di Giarabassa, 58 del Ghebo e 97 Sanguettara, coordinato da un’unica programmazione. Le varie fasi dei lavori comprendono la rimozione delle interferenze con i sottoservizi esistenti, l’infissione dei micropali, le lavorazioni in alveo, la demolizione del ponte attuale, l’installazione delle nuove travi, la realizzazione del piano viabile, la segnaletica e i manufatti per la sicurezza della circolazione.
«La collaborazione fra Enti e in particolare con i sindaci dei Comuni direttamente interessati dagli effetti del cantiere, è stata fondamentale – aggiunge Baraldo -: un particolare ringraziamento va alla disponibilità manifestata per risolvere positivamente la problematica principale della viabilità, individuando i percorsi viari alternativi volti a ridurre al minimo i disagi per la popolazione. Siamo in dirittura d’arrivo per questo cantiere, entro poche settimane i territori serviti dalla S.P. 27 nell’Alta padovana beneficeranno di questa infrastruttura rinnovata, che insieme agli altri interventi già avviati e programmati dalla Provincia di Padova, intende avere un impatto positivo su funzionalità e sicurezza della rete viaria provinciale».